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Pubblicato il 08/04/2020

PADOVA- SI PRESENTANO COME ASSOCIAZIONE QUOTA 33 – DICHIARANO DI ESSERE EX PARACADUTISTI E CONTROLLANO IL TERRITORIO

I cittadini: “Solo la protezione civile può affiancare le Autorità”

Parma – Pochi giorni orsono avevamo pubblicato un articolo che parlava delle corrette modalità per i paracadutisti soci ANPDI di mettersi a disposizione delle autorità e contribuire agli aiuti per la popolazione durante la emergenza virus e non solo . Uno dei requisiti obbligatori è quello di essere iscritto ad una associazione di protezione civile e di avere acquisito la qualifica di “operatore basico di protezione civile”, che si ottiene dopo un primo corso di 18 ore da svolgere presso le organizzazioni provinciali o comunali.

Veniamo informati che a Padova, “ex paracadutisti” di una associazione denominata QUOTA 33, sono stati ingaggiati dal sindaco e hanno suscitato polemiche tra i cittadini, che chiedono la Protezione civile e.

Ecco l’ articolo del Mattino di Padova del giorno 8 aprile 2020

Un accordo con un’associazione di ex paracadutisti per vigilare sul territorio. Questa la decisione del sindaco Martina Rocchio per far fronte all’emergenza coronavirus e ai numerosi casi di cittadini che non rispettano le regole: «È stata siglata una convenzione con l’associazione Quota 33 i cui volontari si metteranno al servizio della comunità per controllare il territorio, supportando le forze di polizia territoriali se necessario». Queste le parole del sindaco, pubblicate in un post su facebook. Sono molti i cittadini che hanno criticato la decisione: in tanti si chiedono chi siano questi volontari e in base a quali criteri siano stati scelti. «Adesso abbiamo anche gli sceriffi in giro per il paese», si legge in uno dei commenti. «Non parliamo di sceriffi», ha chiarito il sindaco. «Si tratta di una collaborazione volontaria nell’interesse dei cittadini. Ogni giorno riceviamo segnalazioni dai cittadini su assembramenti e persone che non rispettano le disposizioni. Ora ci stiamo avvicinando a Pasquetta e viste le belle giornate il rischio aumenta».

Quota 33 è un’associazione di ex paracadutisti: «Abbiamo seguito numerosi corsi e abbiamo la possibilità e le idoneità per affiancarele forze dell’ordine», spiega il presidente Manolo Salvato. «Abbiamo proposto noi al sindaco di collaborare, anche perché abbiamo le credenziali per farlo».

I volontari avranno in dotazione badge di riconoscimento e le loro auto saranno riconoscibili dal logo dell’associazione.

Ma alcuni cittadini temono che qualcuno possa agire senza autorizzazione. «Ho visto uscire da una macchina con la paletta in mano degli uomini che si sono avvicinati a delle persone in un parco pubblico. Non avevano nessun logo di riconoscimento, la cosa mi ha un po’ scosso», è il commento di uno di questi. L’iniziativa è stata accolta con perplessità anche dall’opposizione: «Non essendo un’associazione conosciuta, abbiamo chiesto all’amministrazione maggiori informazioni, ma non ci hanno degnato di una risposta», ha detto il consigliere Eddy Bazzan. «Riteniamo che i soggetti più qualificati siano i volontari della Protezione Civile». —

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