Pubblicato il 15/12/2017
PAOLO NESPOLI, L’INCURSORE: COSI’ NE PARLA UN SUO COMMILITONE
di Corrado Corradi
Paolo Nespoli é stato incorporato alla S.Mi.PAR nel novembre del 77 come A.P. (ci siamo conosciuti allora); agli inizi del 78 é diventato A.I.P. e poi I.P. (eravamo gli I.P. più giovani della Palestra); nel 1980, assieme siamo transitati al Nono e da allora, avendo condiviso, se non pane e morte sicuramente pane e disagio, la nostra amicizia si é consolidata ed é diventata fraterna; siamo diventati Incursori Paracadutisti a fine 80-inizio 81.
Mi é sembrato doveroso evidenziare le tappe, diciamo cosi’: in armi del commilitone Paolo perché, se é fuori discussione che la laurea in ingegneria e la relativa formazione tecnica lo hanno qualificato per la carriera di Astronauta (o, come vorrebbe la Boldrini, astronauto) e lo hanno reso idoneo ad affrontare le problematiche dell’attività spaziale, tuttavia é evidente che analoga importanza ha avuto il cursus che egli ha compiuto tra la S.Mi.PAR e il «Nono», sicuramente anch’esso determinante per affrontare sia gli aspetti attinenti alla tenuta psico-fisica, sia per quelli attinenti al modus di porsi di fronte alle diverse problematiche che ha dovuto affrontare durante le sue missioni in orbita.
Mai lo sottolineeremo abbastanza.
