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Pubblicato il 10/05/2019

PARACADUTISTA E APPASSIONATO DI SFIDE TRAVERSA L’OCEANO ATLANTICO IN UNA BOTTE


Per 100 giorni Jean-Jacques Savin, 71 anni, già paracadutista militare francese, si è lasciato trascinare dalle correnti da un capo all’altro dell’Oceano dentro una inbarcazione a frma di botte.

Savin ha deciso di costruirsi da solo un barile lungo 3 metri e largo 2,10, metterci dentro una minuscola cucina e un letto, e attraversarci l’oceano Atlantico trasportato semplicemente da venti e correnti.

È partito dalle Canarie, al largo delle coste dell’Africa, il 26 dicembre 2018, dirigendosi a ovest; ci ha messo quattro mesi, ma alla fine, la scorsa settimana, poco dopo la mezzanotte, è approdato sulla piccola isola caraibica olandese di St. Eustatius. 2.930 chilometri in balìa dell’oceano, viaggiando a poco più di 3 km/h, portando con sé solo una canna da pesca per procurarsi il cibo, una bottiglia di bianco da stappare a capodanno e una di rosso in occasione del compleanno.

Savin è diventato un esperimento vivente per i medici del Wallerstein Medical Center di Arès, sua città natale, che studieranno e valuteranno la risposta di Savin a solitudine, comportamento interno limitato, impatto del movimento permanente e molto lento.
In altre parole : che turbamenti può avere un uomo dopo aver attraversato l’oceano Atlantico da solo dentro una botte, passando il tempo ad osservare i pesci passare attraverso un oblò. Savin nella sua vita ha attraversato quello stesso oceano quattro volte in barca a vela, nel 2015 ha scalato il Monte Bianco, nel 2017 (quindi a 69 anni) è arrivato secondo nel campionato francese di triathlon e nella sua vita, come lavoro, è stato paracadutista militare per 5 anni e poi ranger nel Parco Nazionale dell’Africa Centrale.

Appena giunto a destinazione ha scritto su Facebook “Tutto ha una fine … finalmente, eccomi alla fine di questa avventura”,

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