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Pubblicato il 12/07/2015

PARACADUTISTA FERITO IN SOMALIA DA ARMA AMICA : 500 EURO AL MESE RICONOSCIUTI DOPO 20 ANNI

Il paracadutista Enrio Boiccalon rimase ferito nel giugno del 1993 in Somalia. Per ottenere il vitalizio e l’idennità che gli spettano è stato costretto ad avviare una causa davanti al Tribunale. La scorsa settimana la sentenza: il ministero della Difesa dovrà versargli un assegno di 500 euro al mese oltre alla somma stabilita a titolo di elargizione a beneficio delle vittime del dovere, quantificata in 200mila euro.
La sentenza del giudice del lavoro Chiara Coppetta Calzavara ha dato ragione ad Enrico Boccalon, che all’epoca dei fatti aveva 18 anni, condannando il ministero della Difesa anche al pagamento delle spese di giudizio, quantificate in 1500 euro.
Il caso aveva fatto scalpore vent’anni fa: a ferirlo, secondo le ricostruzioni ufficiali, fu un colpo partito accidentalmente dal fucile di un commilitone. Il proiettile lo ferì all’inguine. Il giovane fu operato all’ospedale militare di Mogadiscio e successivamente fatto rimpatriare e messo in congedo per le lesioni patite. Nel 2012 gli è stato riconosciuto dal Tribunale lo status di vittima del dovere, con un’invalidità permanente del 45 per cento.
Lo Stato gli aveva assegnato un vitalizio di appena 258 euro al mese, ma i suoi legali, gli avvocati Gabriele De Goetzen e Andrea Bava, sono riusciti a dimostrare che, secondo la legge, di euro gliene spettavano di più

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