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Pubblicato il 22/01/2020

PARACADUTISTA IN CONGEDO MUORE PER IL MORSO DI UN RAGNO

E’ morto lo scorso 14 gennaio all’ospedale Parini di Aosta, Ernesto Mantovanelli, attivissimo volontario nel mondo dei disabili, paracadutista in congedo della Folgore Stroncato da una serie di infezioni capitate proprio durante il decorso di una grave insufficienza renale.

Mantovanelli, torinese di 63 anni che da giovane era stato paracadutista della Folgore aveva una bella storia di volontariato. Da 4 anni aveva fondato una associazione per assistere persone disabili.
Lo scorso settembre viene morsicato da un ragno violino mentre si trova nel reparto di Nefrologia. Viene curato e dimesso, ma alla fine di ottobre durante una degenza nello stesso ospedale insorge una seconda infezione da stafilococco. Ancora una volta i dottori riescono a curarlo. Pochi giorni dopo, sempre durante la dialisi, la terza infezione: lo stafilococco da epidermide ma stavolta i tentativi di salvarlo sono vani: muore il 14 gennaio.

I familiari adesso hanno deciso di avviare una causa civile nei confronti del presidio sanitario valdostano. «Mio padre è morto nel giro di poche ore – dice Christian – La mattina avevo parlato con il fisioterapista e mi aveva detto che la visita era andata bene, che stava migliorando. Poi il pomeriggio ci ha lasciati. Siamo consapevoli del fatto che fosse un paziente a rischio, era dializzato da dieci anni, ma contrarre così tante infezioni in ospedale, fino alla morte, fa riflettere». Toccherà agli avvocati dello studio legale Arnone di Torino fare luce sulla vicenda: «Abbiamo già costituito un gruppo di lavoro con medici legali e specialisti in infettivologia per fare chiarezza – dice l’avvocato Gino Arnone – In attesa delle cartelle cliniche ci è stato indicato che, sia lo stafilococco sia le infezioni del sangue possono essere connesse all’imperfetta sterilizzazione delle cannule che servono per infondere le terapie al paziente. Un problema che potenzialmente riguarda chiunque si sottoponga ad una flebo. Non è ancora chiaro, invece, se la prima infezione derivante dal morso del ragno violino abbia avuto un ruolo, almeno concausale, sulla morte».

Il direttore sanitario dell’ospedale Parini di Aosta, Pier Eugenio Nebiolo, pur confermando la ricostruzione dei fatti consiglia cautela. «Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto. Purtroppo lo stato immunologico del paziente era già particolarmente compromesso. Certo comprendiamo il dolore dei famigliari e restiamo disponibili per fornire tutti i chiarimenti richiesti».

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