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Pubblicato il 22/06/2015

PARACADUTISTI ALL’EXPO: COMPOSTI, EFFICIENTI, ORDINATI

PARMA- Abbiamo chiesto a tre nostri amici e corrispondenti di Milano di fare un giro nel pomeriggio di domenica all’EXPO 2015, per capire “che aria tirava” tra i Paracadutisti, dopo la notizia sui copricapi, circolata nei giorni scorsi.
La prima impressione che ci riferiscono, incrociando i “nostri”, è stata quella di una composta, silenziosa ed ordinata attività. Per giunta – dice uno dei tre- “sono riconoscibili anche da lontano”, prima ancora di notare il distintivo omerale con lo scudetto di Brigata, che è previsto per tutti i reparti.
Un graduato delle pattuglie risponde con cortesia: “Non abbiamo niente da dire sulle disposizioni ricevute; dalla sua costituzione la Folgore esegue ogni ordine, in ogni situazione” e poi, con altrettanta cortesia: “ci scusi, oggi ci sono molti visitatori, dobbiamo continuare il giro assegnato”.
Nei giorni passati avevamo registrato una osservazione di un lettore con esperienza militare: un basco amaranto è indossato da un Soldato reattivo ed addestrato, quindi costituisce un obbiettivo privilegiato. La bassa visibilità, quindi , protrebbe agevolare il compito dei paracadutisti.

Chiudiamo con le poche frasi scambiate con una terza pattuglia: “vi sentite a disagio con il jungle?”; ” è un copricapo che usiamo frequentemente, in vari contesti. Lo conosciamo e fa parte del nostro equipaggiamento. il suo uso temporaneo durante i servizi all’Expo non ci crea nessun problema”. Chiarissimo.

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