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Pubblicato il 21/09/2021

PARACADUTISTI VENETI AL PELLEGRINAGGIO DI 73 CHILOMETRI A CAORLE PER IL CENTENARIO DELLA TRASLAZIONE DEL MILITE IGNOTO

Iniziativa delle sezioni ANPDI di Treviso, Basso Piave e Caorle per onorare il ricordo del Milite Ignoto


Sabato 18 Settembre , alle 6 del mattino , 7 paracadutisti si sono presentati a Casier di Treviso , alla partenza del pellegrinaggio che li avrebbe portati a Caorle, per il centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto ad Aquileia. Lo hanno fatto
nonostante le previsioni meteo fossero sfavorevoli, perchè , come ci dice Frahcesco Saoner, presidente della sazione ANPDI di Treviso, mutuando la frase di un Comandante della Folgore degli anni 70, i Paracadutisti non sono idrosolubili.
Insieme ad altre associazioni d’arma hanno partecipato alla marcia di 73 km in due giorni. Il percorso si snoda sulla pista ciclabile che costeggia il Sile. I primi 46 chilometri erano da Treviso A Jesolo ; più breve la seconda tappa da Jesolo a Caorle di 27 km.
Al 17mo, vicino a Musestre i marciatori hanno trovato una ricca colazione. A Portegrandi , 11km di distanza , un pranzo di sostegno. La terza tappa ha fatto sosta a Caposile dove i paracadutisti del Basso Piave hanno organizzato gli onori ai caduti nella cripta della chiesa dedicata al milite ignoto. Ripartiti e attraversato il ponte di barche i marciatori si sono incamminati verso Jesolo dove, in zona Ca’ Gamba fu prelevata la sesta salma di un Milite Ignoto dal grande cimitero di guerra e fu portata ad Aquileia dove poi la scelta del Milite Ignoto per Roma tra quesi sei poveri resti, sarà affidata al cuore della signora Maria Maddalena Bergamas, madre di un Soldato caduto in guerra. A Ca Gamba attendevano i marciatori anche un assessore comunale, il presidente delle associazioni d’arma , il presidente Regionale dei Bersaglieri e alcuni rappresentanti di associazioni militari con i loro labari. Dopo una notte in albergo e , per alcuni, un bivacco autorizzato dal comune, alle 04.00 in punto sono ripartiti con una meteo minacciosa ma senza pioggia,poi arrivata alla fine del pellegrinaggio.

A Jesolo c’era anche un bel numero di paracadutisti della sezione del Basso Piave col presidente Danilo Baradel. Il giorno successivo a Caorle sono stati accolti dai presidenti A NPDI di Caorle e Portogruaro oltre a numerosi soci, alcuni dei quali provenienti da Pordenone.

Dopo 12 km, a Torre di Fine, il primo ristoro . La località successiva , ultima tappa, era Porto Santa Margherita, a 10 km , dove i partecipanti si sono preparati per la cerimonia alla chiesetta della Madonna dei Marinai a 5 km
La sezione di Caorle ha salutato il drappello, che issava il tricolore, schierandosi sul ciglio della strad per il saluto di benvenuto.
La sezione di Caorle si è occupata di procurare ai marciatori assistenza logistica, doccia compresa.
Dopo i saluti di benvenuto c’è stato uno scambio di Crest noi una targa dedicata. Caorle ha donato agli amici marciatori una scultura in ferro creata da un loro socio.
Alla Chiesetta , durante la funzione il paracadutista Luca Sgorlon , musicista, ha offerto ai presenti ha suonato al clarinetto alcuni brani musicali .
Un ristorante tipico di Caorle ha ospitato il convivio per chiudere degnamente una due giorni di fatica, cameratismo e rispetto della Storia.
I paracadutisti che hanno partecipato ci chiedono di ringraziare da queste pagine tutti coloro che hanno condiviso la iniziat8iva , da basco amaranto o da familiare, in particolare i presidenti delle sezioni di Caorle e Basso Piave.

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