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Pubblicato il 16/03/2015

IL GOVERNO PREMIA UN BERSAGLIERE COMBATTENTE RSI CONTRO I TITINI – LEVATA DI SCUDI DELLA ONOREVOLE BOLDRINI E DELLE SINISTRE

Lo Stato lo riabilita consegnando ai figli la Medaglia e la pergamena con l’iscrizione esplicita: «In riconoscimento del sacrificio offerto alla Patria». I partigiani di Traversetolo insorgono


PARMA- Il capitano dei bersaglieri Paride Mori, traversetolese, del «Battaglione Mussolini», Medaglia d’argento al Valor militare è morto il 10 febbraio del ’44.

In una cerimonia ufficiale alla Camera,il ministro Del Rio consegna ai Figli una pergamena e la onorificenza, lo stesso giorno in cui si commemorano le vittime delle foibe, dell’esodo giuliano- e delle vicende del confine orientale.

Era presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La presidente di Montecitorio Laura Boldrini prende le distanze e il governo fa una parziale marcia indietro, affermando che riaprirà il caso.

Parla il figlio Renato: «Ho ricevuto l’invito a partecipare alla cerimonia, firmato dalla presidente Boldrini ed ho pensato che finalmente si rendeva giustizia a una persona che aveva perso la vita per difendere il suo Paese – racconta Renato -. Nelle lettere che mi scriveva dal fronte si raccomandava ogni volta: “Fai il bravo bambino e ricordati di amare sempre la patria”. Era idealista al punto che per il suo e nostro Paese ha perso la vita».

MIO PADRE ERA FASCISTA E DECISE DI TENERE L’UNIFORME DA UFFICIALE DEI BERSAGLIERI , IN FRIULI, CONTRO TITO
«Mio padre – riprende Renato era sicuramente fascista, ma fascista non significa delinquente. Quando è scoppiata la guerra è stato richiamato alle armi. Ha fatto il suo dovere. Con l’armistizio i soldati dell’esercito sono rimasti senza una guida. Alcuni sono scappati, altri si sono messi con i partigiani. Mio padre, che si trovava in servizio al confine in Friuli, ha deciso di andare avanti, con altri 400 bersaglieri, di continuare a combattere contro Tito, per la patria. Lui e i suoi uomini , tutti morti, hanno affrontato e fermato l’armata jugoslava, difeso e salvato Trieste e Gorizia. Se le due città oggi sono italiane è anche grazie a mio padre».


RETROMARCIA DELLA PRESIDENTE DELLA CAMERA
La prima a prendere le distanze è Laura Boldrini,con una nota: «La presidente della Camera non ha dato alcun premio alla memoria del repubblichino Paride Mori, né ha in alcun modo concorso ad individuare il suo nome tra quelli meritevoli di onorificenza. L’individuazione dei soggetti cui attribuire le medaglie spetta infatti ad una commissione istituita presso la Presidenza del Consiglio».

Il governo, in serata, fa sapere di essere pronto a rivedere le carte. «Se la commissione che ha vagliato centinaia di domande ha valutato erroneamente, il riconoscimento dovrà essere revocato» scrive su Twitter Delrio. da Palazzo Chigi lasciano pensare che il governo è pronto a fare retromarcia. Nei prossimi giorni, verrà ripresa in mano l’istruttoria fa sapere il governo.

A TRAVERSETOLO NEL 2013 TOLSERO IL CARTELLO DALLA STRADA

Nel 2013 , a Traversetolo, paese natale di Mori, il sindaco di sinistra Ginetto Mari, fece togliere il cartello della intitolazione di una strada a Paride Mori, che il suo predecessore Pazzoni aveva approvato. Alla luce del riconoscimento del Governo , aveva dichiarato che avrebbe eventualmente rivisto la decisione. Dopo le ultime polemiche della sinistra, è probabile un Ulteriore cambiamento di opinione.

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