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Pubblicato il 31/08/2021

PER LA EVACUAZIONE DA KABUL IN AZIONE ANCHE CIVILI ED EX INCURSORI DI VARIE NAZIONI

PARMA- La storia dei quindici giorni più drammatici dell’Afganistan è stata scritta anche da qualche “civile”.
Per questo vorremmo parlare dell’impegno di diversi privati cittadini che volontariamente hanno finanziato operazioni di evacuazione di migliaia di persone. Anche a Kabul, come lo furono le barche di Dunquerke, voli organizzati da privati, hanno fatto la loro parte. Compagnie charter hanno continuato a lavorare, in tutte e due le settimane della ritirata, superando molte difficoltà e rischiando in proprio l’abbattimento.

Robert Stryk è un americano con ambizioni politiche, che ha organizzato voli charter da Kabul con l’aiuto di un berretto verde in congedo , Scott Taylor.
Non senza polemiche: ha denunciato al New York Post la burocrazia della gestione militare dell’aeroporto: difficile ottenere i documenti necessari per l’espatrio (bastava un errore di pronuncia per non essere riconosciuti, secondo quanto affermano) e difficile, per voli privati, ottenere i permessi di atterraggio.

Stryk e Taylor hanno fatto uso degli aerei della Regulus Global, una compagnia di sicurezza privata specializzata in missioni in tanti Paesi difficili del mondo. I due hanno fatto ricorso anche ad agenzie di intelligence straniere per aggirare le difficoltà create dalla burocrazia statunitense, creando un loro database per visti e informazioni dei passaporti e raccolto migliaia di richieste di aiuto, cercando di accelerare il più possibile i tempi di imbarco.

Anche Zach Van Meter, finanziere ha diretto le operazioni di recupero di ben 5mila civili, con l’aiuto di funzionari afgani e militari in pensione, riuniti in un team chiamato Commercial Task Force. Van Meter ha ottenuto dagli Emirati Arabi Uniti un C-17, con una hangar ed un’area di atterraggio dedicati.

Sul terreno, a Kabul, elementi in congedo delle forze speciali coordinate da “Sean”, veterano dell’Afghanistan li andava a prelevare. Negli Usa giungevano le richieste di aiuto e le informazioni necessarie per l’esfiltrazione e gli operatori svolgevano materialmente il lavoro.
Brian Kinsella, ex capitano dell’esercito, che aveva condotto le operazioni di soccorso ad Haiti nel 2010 ha compilato le liste delle persone da recuperare , assegnando la priorità agli americani, poi agli afgani dotati di permesso di soggiorno negli Usa e infine di quelli a rischio persecuzione.
I 5mila civili evacuati dalla Commercial Task Force sono ad Abu Dhabi in attesa di asilo. Si parla di Somaliland, Ucraina e Albania.

La School of Leadership Afghanistan (Sola), per donne è stata trapiantata in blocco in Ruanda. La fondatrice, Shabana Basij-Rasikh, (nella foto, ndr) è riuscita a portare in Ruanda 250 allieve, il personale della scuola, gli insegnanti e le loro famiglie, dopo avere distrutto ogni documento in patria.

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