OPINIONI

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Pubblicato il 19/04/2020

PERFINO DON CAMILLO SI SAREBBE RIBELLATO A BERGOGLIO

di Corrado Corradi

In questo momento in cui, incistato su un virus chiamato covid-19, imperversa il virus della più ipocrita tirannia che, carpendo la buona fede del popolo, si stà consolidando, dov’è e cosa fa la Chiesa del Vescovo di Roma Bergoglio?

Nulla! Con aria mesta segue il mainstream senza aver nulla da dire.

Che spettacolo triste vederla rattrappita su se stessa, rattrappita sulla secolarizzazione che ha abbracciato con una serie di iniziative monche della Verità e piene zeppe di ipocrisia… vi ricordate “chi sono io per giudicare”? vi ricordate il rito della Pachamama in Chiesa e tutte le iniziative assunte da un Vescovo di nome Bergoglio, orientate alla realizzazione del sincretismo religioso e che sminuiscono il Cristo Risorto inserendolo nel pantheon delle altre divinità “false e bugiarde”? Vi ricordate l’iniziativa da ipocrita scriba e fariseo del Cardinale elemosiniere? Vi rcordate la spilla con impresso “porti aperti” appuntata sulla bianca veste di uno che dovrebbe essere Papa e che invece si è fatto un selfie con quella spilla e con un sorridente prete che gliel’aveva appuntata e che avrebbe dovuto essere preso a calci nel culo?

Ebbene, in questo momento, in cui più che mai c’è bisogno della sua sapienza, la Chiesa fattasi secolarizzata, ipocritamente accogliente e altrettanto ipocritamente caritatevole, non ha nulla da dirci avendo sacrificato la sua sapienza sull’altare dell’adeguamento alla modernità.

Ha tradito quel coraggio della verità che ha spinto Gesù a farsi duro accusatore quando nel tempio ha preso a frustate i mercanti e ha urlato “guai a voi scribi e farisei… IPOCRITI!!”.

La chiesa del Vescovo di Roma Bergoglio, cosi’ smart e cosi’ alla mano, che vive a Santa Marta perché “è uno di noi”, accettando senza fiatare che le migliaia di chiese abdicassero alla messa ha di fatto abbandonato il suo gregge… anche Don Camillo si ribellerebbe al suo Vescovo.

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