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Pubblicato il 01/04/2016

PESCE DI APRILE MORTUARIO A NAPOLI PER L’ANPDI

L’ANPdI Napoli è morta. Evviva l’ANPdI Napoli!

di Vincenzo Di Guida

NAPOLI- Oggi primo aprile, giornata nella quale la tradizione impone di fare scherzi e gavettoni, nel quartiere ove è sita la sede della Sezione sono stati affissi, nottetempo, manifestini che hanno annunciato alla cittadinanza tutta la dipartita della settantenne Sezione di Napoli.
La Sezione di Napoli, una delle più antiche d’Italia essendo stata fondata nel lontano 1946, compie difatti nel corso dell’anno ben settantanni di attività ed è intitolata al napoletanissimo Ten. Gaetano Lenci, l’ultimo parà morto per gli sfortunati fatti, peraltro eroici, di El Alamein.
Una Sezione che sta vivendo, come del resto l’intera ANPdI, un periodo di ottimi risultati in termini di iscrizioni ma anche forte delle tante attività addestrative e associative volute dal locale Presidente Esposito.
Pertanto, l’iniziativa dei nostri goliardici amici, non solo è stata assai gradita (ci ha riportato alla mente i numerosi scherzi di caserma) ma è un gradito auspicio di futuri ben più prestigiosi traguardi.
Perciò, grazie amici. Grazie di cuore per l’inaspettato regalo.
Napoli, si sa, è la città crocevia di culture diverse dove il sacro convive allegramente col profano.
Non è quindi raro assistere a manifestazioni che appaiono dissacranti, ma sono invece l’espressione di un atteggiamento solare e ottimista del popolo partenopeo.
Spesso, con intenti assolutamente propiziatori, si irride anche la morte.

Popolo, udite udite: E’ morta l’ANPdI Napoli. Evviva l’ANPdI Napoli!

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