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Pubblicato il 19/09/2014

PISA: CERIMONIA DI COSTITUZIONE DEL COMANDO DELLE FORZE SPECIALI DELL’ESERCITO

PISA- Si è svolta oggi nella caserma “Gamerra” di Pisa, sede del Centro Addestramento Paracadutismo, la cerimonia per la costituzione del Comando per le Forze Speciali dell’Esercito.

Alla cerimonia hanno presenziato il Segretario Generale e Direttore Nazionale degli Armamenti, Generale di Corpo d’Armata Enzo Stefanini, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano e numerose qualificate autorità civili e militari,anche cittadine.

E’ destino che per gli uomini delle forze speciali non ci sia tragua, nemmeno nel giorno del loro raggruppamento sotto il nuovo Comando: un violento temporale, per meglio dire una tempesta d’acqua, ha causato una breve sospensione subito dopo i saluti del Comandante COMFOSE Generale Zanelli e quelli del Capo di SME; la Cerimonia è continuata all’interno del Museo delle Aviotruppe.

Porprio nella stanza multimediale di quest’ultimo , il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha conferito la medaglia d’argento al valore dell’Esercito al Tenente Leonardo Piga e al Sergente Mario Perri del 9° Reggimento “Col Moschin” e insignito personale particolarmente distintosi in ambito internazionale e nazionale.

IL COMFOSE RISPONDE ALLA ESIGENZA DI MIGLIORARE LA EFFICACIA DELLE FORZE SPECIALI DELL’ESERCITO
Il Generale Graziano, a margine della cerimonia, rispondendo ai rappresentanti degli organi di stampa sull’importanza della costituzione del nuovo Comando Forze Speciali dell’Esercito ha dichiarato “in questo momento di trasformazione della Forza Armata, la costituzione di questo nuovo comando avviene per ragioni economiche, per il mutamento degli scenari internazionali e per garantire una maggiore efficacia delle forze”, proseguendo ha sottolineato “questo Comando, unico per l’addestramento e l’approntamento delle Forze Speciali e delle Forze per Operazioni Speciali, è una scelta strategica che permette all’Italia di predisporre al meglio una componente che si è dimostrata fondamentale in tutte le missioni internazionali”. Infine il Capo di Stato Maggiore ha così concluso “l’importanza del COMFOSE sarà ulteriormente accresciuta attraverso una maggiore e più stretta collaborazione con le Forze convenzionali nazionali ed internazionali”.

IL COMANDANTE DEL CONFOSE : DOBBIAMO PREPARARE GLI UOMINI A COMBATTERE E SOPRAVVIVERE IN OGNI CONTESTO ED IMPIEGO
Il Generale di Brigata Zanelli, già comandante del Nono Reggimento, nel suo saluto alle autorità e agli ospiti presenti , ha sottolineato, pragmaticamente, il futuro del Comfose: accrescerne la capacità di combattimento in situazioni operative assai ostili e contro nemici insidiosi.
Le forze speciali italiane sono chiamate a reagire con effcacia e rapidità alle minacce che diventano sempre più complesse e non tradizionali. Gli uomini che compongono le unità del COMFOSE provengono da lunghi e severi periodi addestrativi, svolti anche con equivalenti unità militari di tutto il mondo. La loro preparazione e capacità sul campo è messa costantemente alla prova dal loro costante impiego, senza alcuna interruzione temporale, in tutti i teatri operativi mondiali più severi.

Il COMFOSE (Comando Forze Speciali dell’Esercito), è stato costituito per razionalizzare e ottimizzare le esigenze peculiari delle unità della Forza Armata dalla spiccata specializzazione da impiegare in compiti ad alta valenza strategica e con breve preavviso.

Il COMFOSE ha, alle sue dipendenze, il 9° Reggimento d’assalto “Col Moschin”, il 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi e dal 1°luglio il 28° Reggimento Comunicazioni Operative “Pavia” e il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti.

Il nuovo Comando delle Forze Speciali dell’Esercito ha il compito di coordinare le esigenze dei reparti dipendenti in materia di reclutamento e formazione, organizzare l’addestramento, ricercare e individuare i materiali peculiari per l’assolvimento dei compiti assegnati.
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