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Pubblicato il 29/06/2019

PONTE MORANDI- GIOCO DI SQUADRA TRA LA SIAG DEL VENETO- PARMENSE DANILO COPPE E GLI SPECIALISTI DEL NONO REGGIMENTO COL MOSCHIN

GENOVA – Danilo Coppe, titolare della Siag, è l’esperto in esplosivi che ha materialmente dato l’impulso alla tonnellata di dinamite e plastico che ha demolito le pile 10 e 11 del Morandi, un’operazione senza precedenti, che farò scuola per le inovative soluzioni ed il risutato perfetto.Sono stati analizzati e abbattuti i rischi rappresentati da una implosione in una zona densamente urbanizzata, limitando non solo l’onda d’urto ma anche la dispersione di polveri grazie alla creazione di una «scatola d’acqua» sparata dal basso con i cannoncini e dalle vasche dall’alto, a pioggia. È sDanilo Coppe tato dopo un breve conto alla rovescia ha premuto il bottone della centralina elettronica che ha dato impulso ai 400 detonatori attraverso oltre 5 km di miccia. «La sera precedente sono andato a dormire pensando a tutti i rischi che avremmo potuto correre, visto che avevamo l’esplosivo collocato già da qualche giorno esposto alle alte temperature di questi giorni e all’acqua.Poi una volta visto che era andato tutto nel migliore dei modi, sono andato a controllare l’elicoidale e il viadotto dell’A7 e ho visto che non c’era alcun segno di sofferenza. E questo vuol dire che abbiamo lavorato bene». Coppe ha elogiato gli uomini del 9° Reggimento Col Moschin che hanno posizionato il semtex – un potente esplosivo plastico di fabbricazione ceca usato in ambito militare – all’apice degli stralli per tranciare l’acciaio. Un trancio «perfetto – ha detto poi Coppe -, senza sbavature” .

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