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Pubblicato il 03/07/2015

PORTOFERRAIO: INTITOLATO IL GIARDINO DELL’AZABANDIERA AL LEONE DI EL ALAMEIN TENENTE LEO SENI

di Luca Fanetti

PORTOFERRAIO-LI- Una cerimonia sobria ma sentita, quella avvenuta a portoferraio, per intitolare il giardino dell’alzabandiera in localita’ Valcarene al tenente Leo Seni, portoferraiese, caduto con il 187reggimento folgore nel 1942 a El Alamein.
Erano presenti il sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari, il comandante della base logistico addestrattiva val carene, tenente colonnello Maurizio Silvestri, il tenente colonnello Luca Fiorentini della Folgore e il nipote , nonche’ dell’artefice di un’opera raffigurante lo stesso Seni, realizzata dall’artista elbano Italo Bolano, i figuranti di Elbafortificata in divise storiche e i gonfaloni delle associazioni combattentistiche.
Gli ospiti hanno ascoltato il ricordo del tenente Seni da parte della autorita’ e le parole di encomio per il suo onore ed ardore. A seguire la tromba della Folgore ha intonato il silenzio, creando un clima suggestivo.

La storia che ha portato alla cerimonia a portoferraio e’ stata, per chi scrive, assai coinvolgente e merita di essere ripercorsa nei tratti piu’ significativi:

stavo finendo di leggere” Takfir ” di Paolo Caccia Dominioni e Giuseppe Izzo, sull’ ultima battaglia di El Alamein, quando arrivato a pagina 323, ho sussultato leggendo a proposito del tenente Leo Seni di Portoferraio, eccellente e intrepido ufficiale, perche’ la mattina del 24 ottobre, quando la situazione sembrava disperata, seni disse alla sua squadra : ” mi raccomando: di qui gli inglesi non devono passare, tenete duro a tutti i costi e se non avete altro usate bottiglie esplosive e bombe a mano. W la folgore !” ” w la folgore !” Esplose l’ urlo dei mortaristi. Seni si allontanò e poco dopo cadde.
dDa quel momento ho iniziato a cercare sia in internet, sia chiedendo ai vecchi portoferraiesi se avevano in ricordo la famiglia seni ma i miei sforzi si rivelarono infruttuosi. Alla fine, dopo varie telefonate a vuoto ho trovato il
Sig Roberto, di Moncalieri che, alla mia domanda se avesse avuto un parente elbano morto in africa durante la II guerra mondiale mi rispose immediatamente : certo, mio zio era Leo Seni di Portoferraio che morì ad El Alamein nel 42. Da allora ad oggi il passo e’ stato breve: il sindaco di Portoferraio, paracadutista, appassionato di fotografia storica e di storia, ha svolto delle ricerche ed avendo appurato la veridicita’ di quanto segnalato, mi ha comunicato di voler intitolare a Leo Seni questo luogo, quindi io ho avvertito ed invitato il nipote ed oggi coroniamo un illustre concittadino defunto per la gloria italiana, come hanno ricordato tutti gli intervenuti.”

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PORTOFERRAIO CERIMONIA di intitolazione del giardino dell’alzabadiera al tenente Leo Seni, tenente paracadutista residente a Portoferraio, caduto il 24 ottobre 1942 nella battaglia di El Alamein, ieri mattina alla base logistico addestrativa dell’esercito di Val Carene. Nell’occasione il sindaco Mario Ferrari, il comandante della base, tenente colonnello Maurizio Silvestri e il nipote di Leo Seni hanno scoperto un’opera donata dall’artista elbano Italo Bolano che raffigura l’eroico parà, scomparso in terra d’Africa. Alla cerimonia hanno asssitito il viceprefetto Giovanni Daveti, i sindaci Luca Simoni (Porto Azzurro) e Claudio de Santi (Rio nell’Elba), il vicesindaco di Marciana Daniel Giacomelli, le principali autorità militari dell’isola, rappresentanze delle associazioni combattentistiche, d’arma e del mondo del volontariato ed una delegazione dell’associazione «Elba fortificata» con le divise dell’epoca. La decisione di intitolare la piazza della base di Val Carene a Leo Seni, rientra nel piano voluto dal comune per dare rilievo ai protaginisti locali della seconda guerra mondiale

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