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Pubblicato il 02/10/2024

PORTOGRUARO-SOLENNE INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AI PARACADUTISTI VOLUTO DALL’ANPDI


Sabato 28 settembre è stato ufficialmente inaugurato il monumento “Al Paracadutista d’Italia” a Portogruaro, in piazza Unione Europea, alla presenza del Presidente Nazionale ANPD’I Gen. CA (ris) Marco Bertolini, il Segretario Nazionale Gen. (ris) Enrico Pollini, il Segretario Tecnico Nazionale Par. Alberto Benatti, insieme ad una nutrita presenza delle autorità civili e Militari, 8°RGT Genio Guastatori Folgore. Per l’occasione, ringraziamo profondamente tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. “Un particolare apprezzamento va alle istituzioni, alle associazioni e ai soci che hanno collaborato con dedizione e spirito di corpo” dichiara il presidente della Sezione di Portogruaro e Consigliere Nazionale 3°Gr. del Triveneto par Roberto Dariol.


“Questo monumento non è solo un simbolo di riconoscimento per il coraggio e il sacrificio dei nostri Caduti, ma anche un faro, un segno tangibile dell’impegno della nostra comunità nel preservare la memoria storica e nel valorizzare l’eroismo di chi ha combattuto per un ideale di patria senza rimpianto. La cerimonia di inaugurazione è stata un momento di riflessione collettiva e di celebrazione dei valori di lealtà, onore e patriottismo che i paracadutisti hanno sempre incarnato, e attraverso le associazioni combattentistiche e d’arma premono per tramandare la memoria alle giovani generazioni. Ringraziamo tutti i cittadini che hanno partecipato a questo importante evento, per rendere omaggio a chi ha servito il nostro paese con abnegazione e per rafforzare il legame tra le forze armate e la società civile”.


“Con l’inaugurazione di questo monumento, Portogruaro si conferma città di pace e di memoria, orgogliosa delle proprie tradizioni e sempre attenta al riconoscimento dei meriti di coloro che hanno contribuito alla libertà e alla sicurezza della nostra nazione. L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia sez. di Portogruaro, ringrazia” conclude il par. Roberto Dariol.

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