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Pubblicato il 10/11/2015

PRESENTATO IL CALENDARIO DEI CARABINIERI . IL 2016 SARA’ DEDICATO ALL’ARTE

PARMA- In contemporanea è stato presentato stamattina in moltissimi comandi provinciali di tutta Italia il Calendario Storico 2016 dell’Arma dei Carabinieri, ispirato dal tema “I Carabinieri e le arti” e dell’Agenda dedicata al centenario della Grande Guerra e a “I Carabinieri nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione”.
Stampato in 1.200.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco si tratta di un appuntamento atteso e molto apprezzato. Nato nel 1928, dopo l’interruzione dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario venne ripresa regolarmente nel 1950. Il Calendario è un appuntamento fondamentale per l’Arma.
Calendario Storico dell’Arma 2016

Il filo conduttore che lega i mesi dell’anno è costituito dal tema “Il Carabiniere e le Arti”.

Dalla Prefazione al Calendario del Comandante Generale Tullio Del Sette.

Il calendario, “nell’anno in cui la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri è stata decorata dalla Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte, per la meritoria opera svolta a salvaguardia del Patrimonio Culturale Italiano e internazionale”, rende omaggio all’Arma “rivisitando alcuni capolavori di sommi rappresentanti della pittura italiana ed europea che hanno preceduto, accompagnato e immediatamente seguito il periodo delle immani tragedie delle due guerre mondiali, in un percorso immaginario lungo gli oltre duecento anni di storia dell’Arma”.

Il tema del calendario è stato ispirato “dalla celeberrima opera impressionista di Claude Monet “I papaveri”; è bastato inserire una pattuglia di Carabinieri nel paesaggio solare immaginato dal pittore francese per infondere quel profondo senso di sicurezza e serenità che la vigilanza dell’Arma da sempre trasmette alle nostre comunità. E’ così che, ricevuto dagli enti preposti il necessario assenso a reinterpretare le immagini delle opere prescelte con la tecnica della pittura digitale, ha preso forma questo progetto culturale, coerente con la finalità della pubblicazione di contribuire a diffondere la conoscenza dell’Arte e del Carabiniere nella sua evoluzione storica e nella sua dimensione umana e sociale “..

In copertina, “l’emblematico segno distintivo dei Carabinieri – la fiamma – si staglia tra le volute geometriche e nitide d’ispirazione futurista, segno della solidità istituzionale nel tempo, riprese da un’opera di Giacomo Balla, nei colori che contraddistinguono la Bandiera italiana – il verde, il bianco e il rosso – l’Arma dei Carabinieri – il blu e ancora il rosso – l’azzurro del vessillo europeo e il celeste dell’ONU”.

Nella II di copertina troviamo due commenti all’opera, di Ferruccio De Bortoli, che sottolinea come “non stupisce vedere” i Carabinieri “in nessuna situazione, sono i nostri insostituibili compagni di viaggio, anche nell’arte come nella letteratura, nei racconti di Sciascia, di Soldati, di Carofiglio e tanti altri” e di Philippe Louis Daverio che evidenzia come l’Arma, in questa edizione, abbia “deciso di dialogare con il mondo dell’arte…con un intento ben preciso, quello di trasmettere il messaggio d’una sensibilità per il mondo delle arti che dell’Italia è un fondamento imprescindibili”.

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