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Pubblicato il 18/02/2014

PRESIDIO DAVANTI ALLA AMBASCIATA INDIANA DI ROMA


ROMA- “L’ennesimo rinvio della decisione è assolutamente sconcertante: da due anni l’India ha sequestrato i nostri marò calpestando i diritti umani fondamentali e ogni trattato internazionale , un comportamento indegno di uno stato di diritto con istituzioni e tribunali che si rimpallano vergognosamente le proprie responsabilità, incapaci di prendere una decisione e strumentalizzando in maniera bieca la vicenda”, dichiara il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli dalle 6 di questa mattina in presidio con i giovani di Ncd davanti all’Ambasciata dell’India a Roma.

“L’unica richiesta dell’Italia a questo affronto, con il supporto della comunità internazionale, deve essere il rimpatrio dei nostri marò” conclude Angelilli.

IL CASO DEI FUCILIERI E’ STATO GONFIATO PER INTERESSI E MOTIVI POLITICI

La vicenda dei due sottufficiali di Marina “è un semplice caso di giurisdizione penale che è stato gonfiato da interessi politici”. Lo ha detto all’agenzia tedesca Dpa Joseph Williams Davids, esperto di diritto internazionale della Phoenix School of law. “Entrambe le parti hanno agito in modo da sollevare tensioni (come l’annuncio italiano di voler tenerli in Italia l’ultima volta che sono venuti in visita lo scorso anno e la decisione indiana di applicare una legge antiterrorismo) e questo non è stato d’aiuto. Se le parti volessero semplicemente cooperare nel perseguimento di un processo equo- afferma l’esperto- penso che le cose procederebbero più tranquillamente”.

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