OPINIONI

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Pubblicato il 27/08/2018

PRETI PEDOFILI – RAGIONIAMOCI SOPRA di Corrado Corradi

Qualche considerazione sullo scandalo pedofilia che sta investendo proprio in questo momento un numero consistente di sacerdoti che avrebbero abusato di seminaristi.
Qualcuno sostiene che la foia omosessuale sia dovuta al fatto che i preti non possono sposarsi, come se l’assenza forzata di relazioni sessuali spingesse automaticamente a un rapporto invertito… con un altro adulto o con un fanciullo, francamente lo escluderei perché vedo più realistico un prete infoiato che si ingroppa una suora ma questo, anche se risulta essere avvenuto, non costituisce una regola essendo questi casi in numero infinitamente inferiore agli episodi segnalati di pederastia o pedofilia.
Sto cercando di orientarmi in questo scandalo che insozza non poco la Chiesa, la Chiesa Santa e Romana della mia spiritualità, e man mano che vado a fondo emergono i seguenti dati:
• La maggioranza dei casi risale a decine di anni addietro (il ché significa spesso assenza di testimoni e/o testimonianze nebulose);
• La maggioranza dei casi che ha trovato un minimo di riscontro riguarda abusi su seminaristi maggiorenni;
• la maggior parte dei casi giunti a giudizio definitivo si sono risolti con un non luogo a procedere sia per assenza di testimoni, sia perché é emerso che il fatto non é sussistito ;
• Molti casi sono stati liquidati prima di andare in tribunale perché la Chiesa, al fine di evitare una pericolosa sovraesposizione negativa ha preferito patteggiare con lo studio legale che la chiamava in causa; in questo caso la chiesa ha commesso una grave colpa sul piano legale ma soprattutto su quello della fede rifiutandosi di verificare la verità, quella che secondo la parola di Gesù «vi farà liberi»

Non voglio fare l’avvocato del diavolo, prima di tutto perché non ne ho le competenze e poi perché su alcuni preti non ci scommetterei, pero’, sulla base di questi dati e fatta la tara degli episodi comprovati che hanno visto preti infami abusare di minori o dedicarsi a foie sessuali che hanno insozzato la loro tunica, mi sembra di intravedere sia una campagna di succoso busines da parte di alcuni importanti gabinetti legali, sia una campagna ideologica portata avanti dal WASP, dalle lobby ebraiche, dalle lobby moderniste pro-aborto, pro-divorzio, gay-friendly il cui sport preferito é quello di dare addosso a Santa Romana Chiesa la quale continua fra mille difficoltà a proporre una spiritualità in contrasto con la modernità e con l’ultraliberismo di mercato.


Comunque, circa il fenomeno omosessuale penso che i nostri nonni avessero le idee più chiare delle nostre.
I nostri nonni non li chiamavano omosessuali o gay ma, com’era in uso a quei tempi, in maniera più realistica li chiamavano con il loro nome: pederasti; ossia coloro i quali amano intrattenersi carnalmente con i giovincelli dello stesso sesso.
Il buon senso dei nostri nonni, nella maggior parte appartenenti al mondo contadino (quello delle scarpe grosse e cervello fino), aveva identificato qual’era la natura della relazione carnale tra un uomo e un’altro uomo: una relazione tra un adulto e un giovane dello stesso sesso, ossia il primo gradino della più degenerata delle relazioni sessuali: la pedofilia, della quale attualmente si fà tanto parlare attribuendola come vizietto prevalentemente dei preti.

Ecco perché ci si sbraccia tanto per trovare nomi alternativi a pederasta: si cerca cosi’ di flemmatizzare l’impatto di un sostantivo considerato troppo forte per le nostre effeminate orecchie ormai non più avvezze alla crudezza di certe realtà, ricorrendo ad un sostantivo «carino», gay; oppure ad un termine scientifico, omosessuale.
Pero’ mi sorge il dubbio che si ricorra a quei sostantivi più che altro per cammuffare una realtà, ossia che la pederastia o omosessualità che dir si voglia sottende una potenziale deriva verso la pedofilia.
Infatti, i pedofili, nella maggior parte dei casi insidiano giovanetti dello stesso sesso pertanto é evidente che quei mostri, prima di essere pedofili sono pederasti, o omosessuali o gay… scegliete voi, ma la realtà, nella sua crudezza é questa.

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