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Pubblicato il 15/04/2016

PRONTO IL CONTINGENTE DA SCHIERARE ANCHE A MOSUL??

PARMA- E’ cominciato a confluire a Erbil una aggiuntiva aliquota di 130 soldati della brigata aeromobile “Friuli”, che l’Italia ha deciso di inviare nel Kurdistan iracheno e che presumibilmente si occuperà di fornire sicurezza al personale della ditta TREVI a Mosul, dove si prevede un insediamento di militari italiani entro Maggio 2016.
Due degli otto elicotteri NH-90 sono già in piazzola insieme agli equipaggi e stanno effettuando l’ ambientamento. Nei giorni scorsi è arrivata anche l’aliquota che si occuperà di di missioni per il recupero di operatori in zone di combattimento (aree non permissive) e che dovrebbe essere la “sicurezza” per la esfiltrazione dalla diga di Mosul, nel caso di attacchi di forze ostili. I primi giorni di Febbraio,dopo l’annuncio della Ministra Pinotti, la”Friuli” ha concluso proprio un’esercitazione aeromobile finalizzata a certificare il raggiungimento della piena capacità operativa di alcuni dei reggimenti appartenenti alla grande unità. Nel dettaglio, l’attività – condotta con l’impiego di elicotteri A-129 EES (esplorazione e scorta) del Quinto reggimento Aves ‘Rigel’, velivoli ad ala rotante multiruolo NH-90 del Settimo reggimento Aves ‘Vega’ e di un plotone di fanteria aeromobile del 66esimo reggimento fanteria aeromobile ‘Trieste’ – è stata incentrata sullo svolgimento di attività di esfiltrazione di personale in ambiente diurno e notturno e in condizioni non permissive.

In Italia due tipi di velivolo sono abilitati per condurre operazioni di questo tipo: gli HH101 (Ceasar), dell’Aeronautica militare e gli NH-90 in dotazione all’Aviazione dell’Esercito. Gli NH90 hanno già ottenuto la certificazione per operare all’estero. Finora, nel nord dell’Iraq la esfiltrazione era curata dai paracadutisti statunitensi, ora destinati al supporto delle forze speciali.

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