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Pubblicato il 25/03/2015

PROVOCAZIONI AD UN CONVEGNO – PRESENTI IL GENERALE BERTOLINI E GIANFRANCO PAGLIA

ROMA La mamma di David Tobini, signora Lo Mastro, che ha fondato la associazione “Caduti di guerra in tempo di pace”, ha organizzato ieri presso la sala della Regio Lazio un convegno dal titolo “Afghanistan, quanto ci resta”. Presenti il Generale di corpo d’armata Marco Bertolini e Gianfranco Paglia in rappresentanza del Ministro Pinotti. L’intento dichiarato era quello di tracciare un bilancio di una missione durata 13 anni. In sala c’erano giornalisti, rappresentanti delle istituzioni («padrone di casa» il consigliere regionale Ncd Giuseppe Cangemi) e dell’Esercito. Non hanno aderito Angelino Alfano, Sergio Mattarella, Pietro Grasso e Laura Boldrini.

La polemica è iniziata da una psicologa che ha accusato le forze armate di non fare abbastanza per lo stress post traumatico di chi rientra dalle missioni. A chi, tra gli ospiti, le faceva notare che l’assistenza psicologica è fornita da un folto gruppo di psicologi in uniforme, l’intervenuta rispondeva che “sarebbe meglio avere psicologi civili”, quasi a sottolineare come quelli militari agiscOno seguendo protocolli non scientifici oppure “influenzati” dai superiori.

Subito dopo è intervenuto un relatore che ha scatenato una accesa discussione : l’avvocato Giorgio Carta voleva spiegare quanto sbagliata, inutile e anticostituzionale sia stata la missione in Afghanistan. Ha fatto un calcolo: «Per ogni David Tobini sono morti 370 civili afghani». Il generale Bertolini ha replicato pacatamente. Ne è nata una discussione in platea che ha consigliato gli organizzatori di interrompere l’incontro.

Il Generale Bertolini ha dovuto spiegare un concetto ovvio: le Forze armate vanno dove indica il Governo. L’intervento di Carta sembrava volesse speculare sui Caduti italiani per facili polemiche. Le ragioni che hanno obbligato la comunità internazionale ad intervenire in Afganistan e le repliche provocatorie e talvolta offensive di Carta hanno scaldato la sala.
A margine del convegno, abbiamo còlto la irritazione degli ospiti per non aver potuto dare il giusto risalto alla figura dei Caduti e all’impegno delle Forze Armate italiane, che proprio in Afghanistan hanno raccolto la stima e la collaborazione di gran parte della popolazione nei territori controllati.
La Signora Lo MASTRO, portatrice di un dolore immenso per la morte del Figlio David, dovrebbe essere meglio affiancata per evitare che i suoi ospiti vengano considerati “antagonisti” piuttosto che portatori di un qualificato contributo.

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