Pubblicato il 06/08/2015
QUATTRO MOTO CAGIVA 350 W12 DELLA FOLGORE SALVATE DALLA DEMOLIZIONE
PARMA- Gli psicologi lo chiamano acquisto compulsivo, le mogli in modo più volgare, non ripetibile, mentre loro, i protagonisti di quello che Vi stiamo per raccontare, semplicemente attaccamento alla specialità. Per i paracadutisti in congedo e per la stragrande maggioranza di quelli dell’ANPDI, infatti, qualunque oggetto, uniforme, bandiera, veicolo, basco, fregio porti i simboli della Brigata Paracadutisti o, addirittura , quelli della Divisione di El Alamein, non deve essere smaltito, nè demolito, strappato o commerciato per lucro. Così è avvenuto per quattro moto Cagiva 350 W12 del 1997, ancora con le insegne della Folgore, che un demolitore bresciano aveva acquistato ad una asta militare. Il loro destino sarebbe stato quello di essere “cannibalizzate” per i ricambi ( le Cagiva 350 con di quella serie sono ancora tante in giro), oppure essere vendute a peso per il tanto ferro. Amatobene Valter, direttore di questo giornale, d un amico hanno deciso di rilevarle insieme e riattarle. Detto fatto. Complici Alberto ed Edoardo Manfredi, rispettivamente padre paracadutista , AIP alla Smipar, campione di pallavolo militare , allenatore sportivo e impulsivo combattente e il figlio venticinquenne con la passione della moto e tante gare di cross e regolarità alle spalle.
Il 26 Luglio scorso le quattro moto sono state acquistate e ritirate a Brescia; il 28 erano già smontate nel garage di Edoardo, che si è reso conto ,forse pentendosi, del ciclopico lavoro che lo avrebbe atteso.
Grazie a Lui , ieri pomeriggio la prima della quattro, battezzata moto “alfa”, è andata in moto!
Non è stato facile per il “meccanico ufficiale”, per il papà e per il resto del “team Cagiva” , smontarle, pulirle pezzo per pezzo prima col vapore poi con solventi oleosi, ricucire gli impianti danneggiati dai cercatori di ricambi, trovare su internet e tra i collezionisti, diversi piccoli ma indispensabili pezzi mancanti e studiare lo sbiadito manuale di officina.
Solo la passione di Edoardo e del team che lo ha assistito ha potuto vincere lo sconforto.
Dopo tante ore di lavoro “al pezzo”, ininterrottamente e con poco sonno , il motore della “Alfa 1” è ripartito brillantemente e in pochi giorni la moto sarà pronta per la motorizzazione, dove chiederemo la targa civile . Tutte e quattro avevano solo da 700 a 1700 chilometri percorsi,
La seconda sarà pronta entro la metà di Settembre.
Le Cagiva sono belle moto, capostipite di una azzeccata formula enduro , aggressiva e moderna ed un motore eccellente. Tutte hanno i ganci fissi per la imbracatura da aviorifornimento .
La terza e la quarta potranno essere rimesse in strada dopo avere trovato alcuni ricambi di difficile reperibilità, ma già segnalati a chi li potrebbe avere.
IL VIDEO DELLA PRIMA MESSA IN MOTO-prima parte-
IL VIDEO DELLA PRIMA MESSA IN MOTO – seconda parte”>
COME ERANO ALL’ARRIVO IN GARAGE