CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 05/10/2014

RADUNO NAZIONALE DEI GUASTATATORI ALL’OTTAVO REGGIMENTO FOLGORE DI LEGNAGO

LEGNAGO- Sono stati oltre 300 i guastatori che ieri mattina si sono dati appuntamento alla caserma «Briscese», sede dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore, nell’ambito del loro 45 Raduno nazionale. Era dal 2003 che Legnago – all’epoca era di stanza in città solo il Battaglione – non veniva scelta per ospitare una delle più importanti occasioni di incontro tra guastatori in servizio e in congedo, provenienti da ogni parte d’Italia. Presenti già in epoca romana, ma nati ufficialmente il 21 gennaio 1793, i guastatori – specialità del Genio che ha il compito di preparare il terreno ponendosi avanti a tutti gli altri soldati, aprendo varchi e bonificando il territorio dagli esplosivi – furono protagonisti di importanti azioni nel corso della prima guerra mondiale e poi della seconda, fino ad affermarsi, più di recente, per il loro sempre maggiore livello tecnico.
Alle cerimonie, allestite nella piazza d’Armi del quartiere militare di via del Pontiere, hanno preso parte numerose autorità militari e delle forze dell’ordine, il generale di Divisione Antonio Li Gobbi, comandante militare della Regione Emilia, il generale Giuseppe Andriella, presidente del Gruppo nazionale guastatori, organizzatore dell’adunata, il colonnello Domenico D’Ortenzi, comandante dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore, le associazioni combattentische e d’Arma con i loro labari, ed il sindaco Clara Scapin. «Per questo nostro raduno», ha esordito il generale Andriella, «abbiamo voluto raggiungere la Briscese perchè è sede dell’Ottavo Reggimento, una delle unità di punta non solo dei guastatori, ma dell’intero esercito: uomini e donne che portano avanti importanti operazioni sia in Italia che all’estero, realizzando infrastutture, interventi di bonifica dagli ordigni bellici e di sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra o da calamità naturali».
«Purtroppo», ha concluso il generale, « sono tanti i guastatori, anche di questo Reggimento, caduti nelle missioni. Un abbraccio ideale va a tutti i loro familiari».

Onorato di poter ospitare il raduno si è detto invece il comandante dell’Ottavo Reggimento, colonnello D’Ortenzi, che ha poi sottolineato il carattere del geniere gustatore, «ardito, ma anche grande costruttore di pace», mentre il generale di Divisione Li Gobbi ha ricordato che su «13 Reggimenti del Genio, nove sono di guastatori». «Di questi, tre sono attualmente impegnati in missioni all’estero, come l’Ottavo, operativo in Centrafrica». Il sindaco Scapin ha invece ribadito come il raduno, «oltre ad essere motivo di orgoglio per la città, rappresenta un messaggio a tutta la popolazione su quello che è il ruolo dell’esercito oggi».
Dopo l’alzabandiera e i discorsi ufficiali, la cerimonia è proseguita con l’onore ai caduti, la deposizione di una corona d’alloro al monumento in piazza d’Armi e la messa celebrata dal cappellano, don Claudio

Leggi anche