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Pubblicato il 06/04/2019

“RAPITO IN SIRIA RICOMPARE DOPO TRE ANNI: CONTE PARLA DI “SUCCESSO DELLA INTELLIGENCE ITALIANA”

E’ rientrato in Italia dopo la sua “liberazione” Serio Zanotti, con il consueto aereo di Stato, 59 anni , due matrimoni falliti alle spalle e una condanna per evasione fiscale. Era atterrato a Istanbul il 13 aprile di tre anni fa diretto nella provincia frontaliera di Hatay per non precisati motivi di lavoro che avrebbero dovuto trattenerlo all’estero per pochi giorni. Da allora silenzio e poi silenzio fino alla prima clip, postata da un auto-definitosi jihadista di nome Abu Jihad, e poi una seconda, a maggio del 2017, con un nuovo messaggio dello stesso tenore del primo e l’annuncio di un ultimatum. In entrambi i video nessun contrassegno, nessuna bandiera che sipotesse riferire a qualche movimento filo isis, nessuna tuta arancione, nessun coltello puntato alla gola.

Oggi come allora, fonti vicine alle indagini suggeriscono che Zanotti non sarebbe in realtà mai stato nelle mani dell’Isis e neppure tenuto prigioniero nelle zone passate ora sotto il controllo curdo, come si è temuto e si teme invece per padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito a Raqqa il 29 luglio del 2013 e di cui finora, nonostante la disfatta dello Stato Islamico non si hanno notizie. La gestionje del “rapimento” sembra fatta da una banda di criminali per ottenere un riscatto in denaro. In questi anni comunque l’Unità di Crisi della Farnesina si è tenuta regolarmente in contatto con la famiglia, che pure, a parte i due video, non ha più avuto alcun segno di vita.

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