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Pubblicato il 28/12/2022

RASEGNA STAMPA- SOLE 24 ORE- INCONTRO COL GENERALE MICHELE RISTUCCIA – CAMANDANTE KFOR

foto: cortesia governo Kosovo- ilò primo Ministro Kurti con il Generale Ristuccia

Sole 24 Ore sezione: ECONOMIA E POLITICA INTERNAZIONALE data: 28/12/2022 – pagina: 9


Il generale del dialogo al comando della Kfor Esperto di strategie militari e di relazioni diplomatiche, veterano delle missioni in Libano e in Iraq, il generale Angelo Michele Ristuccia è dallo scorso ottobre al comando della Kfor, la Kosovo Force, ovvero la forza militare internazionale guidata dalla Nato, attiva dal 1999 per mantenere la pace in Kosovo, l’ex provincia serba, che ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza nel 2008, a quasi dieci.


«Il mio pensiero più profondo va ai caduti. Non solo ai nostri amati caduti della Kfor, ma a tutti coloro che hanno perso la vita nei conflitti che hanno segnato questa regione, ai feriti, alle vittime innocenti le cui famiglie sono state distrutte dal dolore di un’esistenza il cui futuro merita speranza. Il loro sacrificio merita il nostro risoluto impegno per assicurare pace, sicurezza e stabilità durature», ha detto Ristuccia, subentrando al generale ungherese Ferenc Kajari, e diventando il 13° italiano alla testa della Kfor.

Nato a Caltanissetta nel 1966, già comandante della Brigata Corazzata Ariete e della Divisione Vittorio Veneto nell’esercito italiano, Ristuccia è stato anche chief of staff alla base Nato di Solbiate Olona. Ha partecipato in ruoli di massima responsabilità alle missioni Unifil in Libano, tra il 2009 e il 2010, e all’operazione Prima Parthica in Iraq nel 2016. Prendendo il comando della forza Nato in Kosovo, ha sottolineato che «Kfor è una storia di successo e questo successo è il risultato dell’impegno di tutti coloro che, politicamente e sul campo, hanno contribuito alla stabilità, alla sicurezza e alla libertà di movimento a beneficio di tutte le comunità che vivono in Kosovo e che hanno sostenuto lo sviluppo di un dialogo costruttivo tra le parti. Sono beni preziosi, preziosi e non negoziabili. Questo impegno non va dimenticato per costruire un futuro migliore».

Nelle fasi di massima tensione tra la minoranza serba, sostenuta da Belgrado e le autorità kosovare di Pristina, Ristuccia ha sempre insistito sulla necessità di dialogare e collaborare. La Forza Nato, ha ribadito il generale, anche in questi giorni, è pienamente concentrata nell’attuazione del suo mandato sulla base della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza dell’Onu: garantire un ambiente sicuro e assicurare la libertà di movimento a tutti gli abitanti del Kosovo. Lunedì di fronte alle barricate erette dalla minoranza serba a Pristina e nel nord del Kosovo, mentre Belgrado si apprestava a mettere in stato di allerta l’esercito al confine, Ristuccia ha incontrato il premier kosovaro, Albin Kurti, per trovare una soluzione alla crisi e bloccare l’escalation di violenze tra serbi e albanesi. In questo coadiuvato da Lars-Gunnar Wigemark, capo di Eulex, la missione civile europea in Kosovo. All’operazione in Kosovo, che la Nato ha rinominato Joint Enterprise, partecipano attualmente 20 Paesi membri dell’Alleanza atlantica e 8 Paesi partner, con un impegno complessivo di 3.800 soldati di cui circa 650 italiani.

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