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Pubblicato il 04/01/2021

RASSEGNA STAMPA- CONDANNATO PER UNA AGGRESSIONE AD UN INCURSORE DI MARINA

LA NAZIONE
LA SPEZIA pag. 2
04.01.2021
Incursore aggredito

Anche la corte d’Appello ha confermato la condanna del buttafuori, ma il militare sostiene fossero più persone
Era andato a festeggiare il capodanno assieme alla fidanzata in un nota discoteca di Riccione, ma la serata non era finita come lui avrebbe immaginato. I fatti risalgono alla notte di San Silvestro del 2012 e hanno come protagonista un incursore della Marina militare, all’epoca trentenne, tuttora in servizio alla base del Varignano e residente alla Spezia. Per questioni non dipendenti dalla sua volontà, l’uomo era rimasto coinvolto in uno spiacevole episodio ed era stato aggredito dai buttafuori del locale. Sarebbero stati almeno sei, forse anche di più, ma in seguito alla denuncia da lui presentata e al processo che si è svolto in tribunale a Rimini, la condanna con l’accusa di lesioni è scattata soltanto per uno di loro, Claudio Mancini di 50 anni, residente a Cattolica. L’incursore aveva subìto la frattura del setto nasale e anche uno sfregio, il giudice aveva condannato il buttafuori in primo grado a a due anni di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena e al pagamento di 8mila euro. Una condanna che è stata poi riformulata in appello, nei giorni scorsi, dalla corte d’Appello di Bologna, riducendo la pena al buttafuori a un anno e quattro mesi. La corte avrebbe infatti riconosciuto le attenuanti generiche al buttafuori, sostenendo che l’episodio violento era accaduto mentre Mancini stava svolgendo il proprio lavoro. Di fatto poco cambia, visto che il buttafuori non sarebbe andato comunque in carcere. Ma l’incursore, che ha sempre sostenuto che gli aggressori fossero più persone come testimonierebbe anche un filmato, attraverso il suo avvocato di fiducia Davide Bonanni ha deciso di non arrendersi. Purtroppo però anche se alcuni testimoni sono stati denunciati per aver raccontato il falso, non è stato possibile identificare gli altri responsabili. Massimo Benedetti.

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