CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 29/04/2015

RASSEGNA STAMPA: CORDOGLIO PUBBLICO PER IL PARACADUTISTA PAOLO TOMMASONE

La Nuova Periferia (ed. Settimo Torinese)
29 Aprile 2015

Commozione tra i baschi amaranto dell’Associazione paracadutisti del Canavese che giovedì scorso, 23 aprile, hanno dato l’estremo saluto al commilitone Paolo Tomassone, 48 anni. Alle esequie, celebrate presso la chiesa Santi Pietro e Paolo dal parroco don Pierantonio, hanno partecipato con il labaro del sodalizio e con una rappresentanza a formare il picchetto d’onore. «Ci uniamo al dolore della famiglia -dicono i parà della Folgore- per la scomparsa prematura di Paolo che ha lottato fino all’ultimo, con grande dignità e coraggio contro una malattia terribile. Il nostro sodalizio, cui faceva parte con grande orgoglio, non lo dimenticherà mai». Paolo, uomo introverso e silenzioso era molto apprezzato da amici, parenti e conoscenti perché ricco di umanità e di generosità. Da quando era stato operato, circa una decina d’anni fa, si era adoperato per informare e sostenere i malati di tumore stromale gastrointestinale. Era stato, infatti, uno dei promotori, tanto da diventarne componente del direttivo e vicepresidente, dell’Associazione italiana Gist Onlus di Milano. Perito elettronico si è sempre dedicato alla programmazione software per aziende. Di recente aveva avviato la libera professione. Le sue passioni, oltre alla partecipazione alle iniziative delle due associazioni di cui faceva parte, erano la moto e le videoriprese. Quest’ultima trasmessa dal fratello Riccardo: «Era una persona molto affettuosa -dice ricordandolo- che ha sempre cercato di vivere la propria vita senza mai “disturbare” gli altri. Poco prima del ricovero venne a trovarmi in moto. Mangiammo il gelato insieme. Era sereno ma sapevo che era cosciente che la malattia stava per avere il sopravvento. Nonostante ciò ha sempre cercato di celare la gravità della malattia che ha combattuto con grande determinazione, fino alla fine». Oltre al fratello Riccardo, Paolo lascia l’amata madre Adelina alla quale è stato sempre accanto, soprattutto da quando era rimasta vedova.

Leggi anche