CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 24/12/2019

RASSEGNA STAMPA . IL RESTO DEL CARLINO PARLA DI UMBERTO SIMONINI DECANO DEI PARACADUTITSTI DI REGGIO EMILIA


IL RESTO DEL CARLINO – 24 dicembre 2019- REGGIO pag. 15
Addio a Simonini, il barista-parà Grazie a lui il campovolo divenne una culla dello sport

Oggi l’ultimo saluto al Presidente dei reggiani che sono stati nella Folgore
Una vita all’avanguardia. Paracadutista agli albori della disciplina, poi gestore del «Piccolo Bar», all’epoca modernissima, il caffé tra via Emilia e via Guidelli che divenne ritrovo di avvocati (il tribunale era di fronte) e di appassionati di storie di cieli azzurri, di voli e di aeroplani. Umberto Simonini (foto), classe 1927, per una vita presidente della sezione reggiana dell’Anpdi (l’associazione dei paracadutisti militari), è salito, come dice una canzone delle aviotruppe «in quell’angolo di cielo» tra i pionieri come lui: Dante Faietti, Athos Melloni, Benito Barberis. «Nel 1955 – ricorda l’amico folgorino Gianni Ruozi – Simonini conseguì una delle primissime abilitazioni al lancio. C’ero anch’io, con Boncore, Capiluppi e Tedeschi». Nel ’57 nasce la sezione reggiana dei folgorini in congedo e Simonini avvia l’attività lancistica sotto controllo militare. «Erano gli anni – dice Ruozi – gli anni in cui sul nostro campovolo grandi folle di spettatori, vedono aprirsi in cielo decine e decine di bianchi paracadute e gli aerei Savoia Marchetti 82 diventano di casa». Simonini, infaticabile, organizza una delle sezioni più attive, un sodalizio che finisce per fare da culla anche al paracadutismo sportivo. oggi vivacissimo. Il cavalier Simonini dal 1982 diventa «il Presidente» per passare il testimone, in anni recenti a Franco Mattioli. La camera ardente è allestita questa mattina alle onoranze funebri Reverberi di via Terezin; alle 11 seguirà la benedizione. Se ne va una persona buona e perbene, che non sarà dimenticata. a.fio.

Leggi anche