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Pubblicato il 09/10/2016

RASSEGNA STAMPA: IN KOSOVO NEL NOME DI NICOLA CIARDELLI

LA NAZIONE
09.10.2016

UNA TARGA che legherà per sempre il reparto di Oncologia pediatrica dell’ospedale di Pristina, in Kosovo, al maggiore Nicola Ciardelli, il parà pisano morto in un attentato terroristico in Iraq nel 2006 durante una missione di pace.

Sua sorella Federica, presidente dell’associazione Nicola Ciardelli onlus e «motore» del progetto della «Casa dei bambini di Nicola» – struttura di accoglienza per i piccoli bisognosi di cure, da realizzare accanto all’ospedale Meyer a Firenze -, è in procinto di partire. Martedì da Roma salirà su un aereo assieme agli amici e collaboratori della «Fondazione Cure2Children» per partecipare alla cerimonia, ma anche per dare ulteriori gambe al progetto.

«SARÀ anche l’occasione – afferma l’avvocato Federica Ciardelli – per rivedere Samira, la prima bambina (oggi 22enne) curata per la leucemia e guarita grazie al sostegno dell’associazione e alla Fondazione Cure2Children. L’abbiamo finalmente conosciuta nei mesi scorsi quando è venuta a Pisa a trovarci, ma non ci sarà solo lei: i piccoli curati dal 2007, quando ci rendemmo disponibili per un primo intervento con una fornitura di farmaci salva-vita per l’ospedale universitario, ad oggi hanno superato quota 300, molti di loro sono stati dichiarati guariti dopo che sono trascorsi cinque anni». Proprio come Samira. IL traguardo oggi, però, è arrivare a effettuare non solo le terapie ma anche i trapianti di midollo in loco, senza trasferimenti e viaggi della speranza.

Molti bambini che soffrono di leucemia e di altre forme di cancro infantile provengono, infatti, da famiglie con basso reddito che non sono in grado di pagare le spese di trattamento. E qui che l’associazione pisana e la fondazione Cure2Children intervengono: «Il progetto della Casa dei bambini di Nicola, che accoglie piccoli bisognosi di cure attraverso la cooperazione internazionale, prosegue ma ci siamo resi conto di quanto i costi e le difficoltà siano elevati. Rimane una opportunità importante per quei casi gravi che possono essere trattati e operati solamente in Italia o comunque all’estero rispetto al paese d’origine. Ma quel che ora ci sembra importante è rendere ogni paese in grado di curare la malattia, per questo nei giorni che rimarremo a Pristina – conclude Federica Ciardelli – faremo anche il punto sulla formazione dei medici locali, che viene operata dallo staff di Cure2Children e che sta dando ottimi risultati». Assieme alla ‘delegazione pisana’ per il Kosovo partirà anche il dottor Lawrence Faulkner, pediatra specialista in malattie ematologiche, a capo dell’equipe della Fondazione. Francesca Bianchi

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