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Pubblicato il 26/11/2020

RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE – SOMALIA: TRUMP HA PREANNUNCIATO IL RITIRO DELLE TRUPPE

ABC NEWS DEL 26 NOVEMBRE 2020

NAIROBI, Kenya – Nessun paese è stato coinvolto nel futuro della Somalia tanto quanto gli Stati Uniti, tuttavia Trump ha deciso , prima delle elezioni americane, di ritirare le diverse centinaia di soldati statunitensi dalla nazione del Corno d’Africa in quello che alcuni esperti chiamano il momento peggiore possibile.

Tre decenni di caos, dai signori della guerra all’affiliato di al-Qaeda al-Shabab , fino all’emergere di un gruppo legato allo Stato Islamico, hanno fatto a pezzi il Paese , che solo negli ultimi anni ha cominciato a trovare il suo appoggio. L’ambasciata degli Stati Uniti è tornata in Somalia solo nel 2019 , 28 anni dopo la fuga di diplomatici e membri dello staff.
La presenza Europea è limitata ad una base di addestramento a Mogadiscio, dove gli italiani hanno un ruolo primario, anche se con un contingente assai limitato.
Esperti delle Nazioni Unite affermano che al-Shabab sta migliorando le sue capacità di fabbricazione di bombe e si sta finanziando con estorsioni e rapimenti e fondi provenienti da qualche stato canaglia. Nel frattempo l’AMISOM, composta da 19.000 unità dell’Unione africana, ha iniziato il proprio ritiro nonostante le forze locali siano ampiamente impreparate ad assumersi la piena responsabilità della sicurezza sul territorio.

Non è chiaro se il presidente Donald Trump ormanterrà fede allapromessa di ritirare i 700 militari statunitensi dalla Somalia, seguendo la stessa politica delle decisioni per Afghanistan e Iraq, o se il ritiro sarà fermato dal passaggio di consegne a Biden previsto a gennaio 2021. Gli stati uniti svolgono un ruolo fondamentale con gli attacchi dei loro droni , she si spera continueranno contro al-Shabab e i combattenti dell’IS , dalle basi di Gibuti e Kenya. Paese, quest’ultimo, anch’esso sotto il mirino dei terroristi al-Shabab , che hanno effettuato un attacco provocando diverse vittime, contro le forze statunitensi.

AFRICOM , il Comando USA per l’Africa , di sui la 173ma brigata paracadutisti di stanza a Vicenza è una delle pedine europee più importanti, dice che al-Shabab è “una minaccia pericolosa ” e ” imminente “.

La situazione della sicurezza in Somalia:


CONTROTERRORISMO

Secondo Samira Gaid, una specialista della sicurezza nazionale somala che ha servito come consigliere per la sicurezza senior del primo ministro e consigliere speciale del capo dell’AMISOM, ha dichiarato il 24 Novembre ad associated press, commentando l’ipotesi del ritiro USA: ” abbiamo una situazione disastrosa per il settore della sicurezza della Somalia, ed il ritiro delle truppe americane provoca come prima reazione il panico: perché adesso?” “Tanto più che negli ultimi tre anni e mezzo, in particolare, il settore della sicurezza è davvero migliorato e abbiamo cercato di lavorare a stretto contatto con gli Stati Uniti”.

I recenti progressi includono un ” tavolo strategico” tra i governi degli Stati Uniti e somalo, ha detto, in cui gli Stati Uniti aiutano a elaborare piani militari. “Le chiamiamo operazioni guidate dalla Somalia, ma in realtà gli Stati Uniti ci stanno tenendo per mano attraverso di essa”.

Le forze armate statunitensi addestrano anche le forze speciali d’élite Danab della Somalia che ora sono circa 1.000, e stanno fornendo a Danab copertura aerea e intelligence.

SICUREZZA

Le unità Danab sono ora operative in quattro dei cinque stati membri della Somalia e hanno condotto circa l’80% delle forze offensive dell’esercito nazionale somalo nel trimestre terminato il 30 settembre e quasi tutte le operazioni contro al-Shabab.

La perdita delle forze statunitensi è considerata un vantaggio per al-Shabab e per le centinaia di combattenti affiliati all’IS nel nord della Somalia.
Un ritiro americano aprirebbe lo spazio a Russia e Cina. La Somalia ha anche circa 1.500 incursori che sono stati addestrati dalle truppe turche, anche se per ora non hanno consiglieri sul terreno.

Vanda Felbab-Brown, co-direttore dell’African Security Initiative presso la Brookings InstitutionSenza le forze statunitensi ha dichiarato che al-Shabab “troverà più facile attaccare l’AMISOM, per non parlare dell’esercito nazionale somalo, . E con il vicino conflitto dell’Etiopia che aumenta la pressione per ritirare più forze etiopi dalla Somalia, un ritiro delle truppe statunitensi “è davvero il momento peggiore”.

Il supporto che le forze statunitensi danno all’AMISOM è “enorme”, ha detto Gaid, anche come interlocutore chiave con le forze somale. E con l’AMISOM in calo entro la fine del prossimo anno, “è un momento difficile”.

Secondo la Difesa americana , le forze somale non sono ancora in grado di sostenereda sole la minaccia di al-Shabab, senza il supporto internazinale , compresi i finanziamenti per gli stipendi , che talvolta non arrivano per mesi.
Inoltre nessun altro paese sembra avere la volontà di sostituirsi alle attività che le forze statunitensi stanno facendo sul campo


STABILITÀ POLITICA

La Somalia è alla vigilia delle elezioni, con il voto parlamentare previsto a dicembre e quello presidenziale a febbraio, la rimane limitato dalle controversie tra il governo federale e quelli regionali – che gli Stati Uniti considerano come un rischio di indebolimento del “comando e controllo” delle forze somale.

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