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Pubblicato il 20/10/2014

RASSEGNA STAMPA: LA GAZZETTA DI PARMA PARLA DEI PARACADUTISTI ANPDI

foto sopra: cortesia di Carlo Migliavacca Associazione Arma Aeronautica

GAZZETTA DI PARMA DEL 20 OTTOBRE 2014

COMMEMORAZIONE
CELEBRATO IERI IL 72 ESIMO ANNIVERSARIO NELLA BASILICA DI SAN GIOVANNI
Quegli eroi caduti a El Alamein
Luca Molinari

Ieri mattina i paracadutisti dell’ Associazione nazionale paracadutisti di Parma si sono ritrovati nella Basilica di San Giovanni per ricordare i caduti della battaglia di El Alamein, di cui cade il 72 esimo anniversario il 23 ottobre. Durante la celebrazione è stato ricordato anche il Guastatore paracadutista di El Alamein Giorgio Peruzzi, di Salsomaggiore, scomparso il 30 settembre scorso. Un altro coraggioso «Leone della Folgore» (così li chiamò Churchill) raggiunge così i suoi commilitoni «in quell’ angolo di cielo riservato agli Eroi», come recita una loro canzone.
Al termine della celebrazione un corteo ha raggiunto il monumento ai caduti di via Cavour, per la deposizione di una corona.

Con le stesse motivazioni e come avviene ogni anno dal 2003, i paracadutisti parmensi partecipano in massa anche alla Staffetta degli Ideali. Una fiaccola accesa al Sacrario di Tradate (Varese) – che raccoglie le spoglie dei paracadutisti del Nord – viene portata di corsa sino a Sarzana, scollinando il Passo della Cisa e il testimone viene consegnato ai paracadutisti toscani. I tedofori entreranno il 31 mattina nella Piazza d’ Armi della Brigata Folgore, a Livorno, insieme a quelli provenienti da Tarquinia, sede della prima scuola di paracadutismo della seconda guerra mondiale. La ricorrenza di El Alamein è una giornata importante per i baschi amaranto parmensi, che onorano la memoria dei caduti di quella sanguinosa battaglia dove i soldati italiani e la divisione paracadutisti Folgore in particolare, si immolarono contro un nemico, dotato di mezzi e uomini. La Folgore diventò leggenda combattendo sino all’ ultimo proiettile. La zona da loro difesa fu l’ unica a non essere sfondata, grazie al sacrificio di oltre 2 mila paracadutisti che morirono in pochi giorni di combattimenti. I 472 superstiti catturati il 6 novembre 1942, senza munizioni, cibo e acqua, ricevettero l’ onore delle armi dagli inglesi, loro nemici.

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