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Pubblicato il 28/11/2019

RASSEGNA STAMPA: LA NAZIONE PARLA DEL CENTRO STUDI DI PARACADUTISMO MILITARE DI PISA

LA NAZIONE DEL 28.11.19

LE NOSTRE INIZIATIVE pag. 33
Dove si studia la storia dei parà

Parla il direttore Ciavattone: «Preservare la memoria e promuovere divulgazione»
Da pochi mesi, a Pisa, è nato il Centro Studi di Storia del Paracadutismo Militare Italiano. Direttore è Federico Ciavattone (foto a sinistra), professore di storia e autore di numerosi articoli e testi scientifici di storia contemporanea e militare. La sede del Centro è all’interno del Museo Storico delle Aviotruppe di Pisa (Caserma «Gamerra» del CAPAR), un museo importantissimo in Italia e ancora poco conosciuto ai pisani. Professor Ciavattone, perché un Centro Studi sulla Storia del Paracadutismo? «Per divulgare una storia che ha una dimensione culturale molto forte e che fonda le sue origini nei progetti di Leonardo da Vinci, prosegue nella prima guerra mondiale con i lanci di informatori italiani oltre le linee austriache dei pionieri del paracadutismo con Alessandro Tandura, fino alla costituzione ufficiale con i reparti dei paracadutisti libici ed arrivare alle gloriose gesta delle Divisioni Folgore e Nembo nella Seconda Guerra Mondiale».

Il Centro Studi da lei diretto è un unicum in Italia e ha un importante comitato scientifico.
«Si tratta di studiosi e ricercatori di storia militare e il nostro obiettivo è divulgare la storia del paracadutismo militare Italiano, attraverso ricerche, convegni e pubblicazioni. Siamo l’unica istituzione, a livello nazionale, a occuparci di questo. Seppure, la storia del paracadutismo sia relativamente giovane, queste vicende storiche sono estremamente complesse e hanno attraversato momenti cruciali della storia italiana e, più in generale, della storia contemporanea. Tutte le iniziative proposte fino ad oggi, hanno avuto sia un taglio scientifico che di alta divulgazione, una novità assoluta nel campo storiografico e che apre nuove prospettive conoscitive e didattiche, per i ricercatori, per i semplici appassionati, e per l’ambiente militare come i reparti operativi delle Forze Armate Italiane, Scuole e Accademie Militari».
Fra i vostri obiettivi c’è la creazione di un archivio?
«Oltre alla divulgazione vogliamo preservare memoria e storia delle aviotruppe. Nei nostri progetti c’è la reazione di un archivio cartaceo, digitale, audio-visivo, una emeroteca ed una biblioteca che saranno fruibili agli storici, ai ricercatori e a chi desidera approfondire l’argomento». In pochi mesi tante iniziative molto partecipate in tutta Italia. Adesso cosa state preparando? «Domani, 29 novembre, nella Sala Gronchi, del Parco della Tenuta di San Rossore, avremo la conferenza “Assalto dal Cielo! Le grandi operazioni aviotrasportate eseguite e mancate, della Seconda Guerra Mondiale”. L’evento è pubblico e parteciperanno storici e militari esperti di Storia del Paracadutismo e delle Aviotruppe”.

Di cosa si parlerà?
«I nomi sono molti e importanti, come il colonnello Alessandro Borghesi, il generale Enrico Pollini, il professor Andrea Ungari, il tenente colonnello Fabio Riggi, il generale Ivan Caruso, il generae ispettore capo del genio Aeronautico Basilio Di Martino, il professor Gastone Breccia, il colonnello Cristiano Maria Dechigi, il gen.Beniamino Vergori e il gen. Marco Bertolini”.

Eleonora Mancini

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