CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 09/05/2015

RASSEGNA STAMPA: LA NAZIONE PARLA DI FOLGORE NO LIMITS

LA NAZIONE
CRONACA PISA pag. 7
Giacomo, disabileè paracadutista doc

Si è lanciato in tandem al Capar
SI PUO’. Se c’è la volontà. E così Giacomo Lagorio, diversamente abile, ha volato, libero nell’aria. Se si sogna sempre, se si guarda in alto, si può. Il lancio, nei giorni scorsi, nella sede del Capar in via di Gello, il riconoscimento, ieri, a Livorno. Due città unite da un progetto. Un’esperienza che è stata possibile grazie al nucleo istruttori del Centro addestramento Paracadutismo di Pisa. Il lancio è stato fatto con la tecnica della caduta libera e avvenuto da 4200 metri di altezza. E’ «Folgore no limits» (quella del 2015 è la seconda edizione). SOLO poche settimane fa il debutto mediatico del primo nucleo di paracadutiste, che fa a capo a Pisa. Un volo dopo l’altro. La manifestazione di ieri, dedicata allo sport «diversamente abile» e organizzata dalla Brigata paracadutisti dell’esercito Italiano in collaborazione con il Comitato Italiano Paraolimpico, «ha mostrato spiegano dalla Folgore le potenzialità delle attività sportive: un modo per reinserirsi nella società più velocemente». Un’occasione in cui le circa 30 associazioni intervenute si sono fatte conoscere divulgando anche le loro iniziative «create per migliorare la quotidianità dei disabili e delle loro famiglie». LE ESERCITAZIONI si sono svolte ad aprile nel centro pisano. Con grande attesa. E, ieri, la cerimonia ufficiale. Dopo l’alzabandiera, a cui hanno partecipato circa 900 studenti delle scuole, il generale Giovanni Maria Iannucci ha consegnato il brevetto da paracadutista a Giacomo, ragazzo disabile, che nei giorni scorsi si è lanciato con il paracadute da un’altezza di 4.200 metri, in tandem con un istruttore del Centro addestramento paracadutisti dell’esercito. Ed eccole le attività parasportive spiegate a tutti, attraverso le 30 postazioni realizzate dalle diverse associazioni, dal basket in carrozzina al sitting volley all’ippoterapia. Informazioni ed esperienza. «Sport e disabilità, due temi fortemente legati tra loro, che si intrecciano in un insieme di valori. La costanza, il sacrificio, la volontà, lo spirito di gruppo, ma soprattutto la stessa possibilità offerta a chiunque, di mettersi alla prova e superare le difficoltà», raccontano ancora dal centro. Giacomo ci ha creduto e si è buttato. antonia casini

Leggi anche