CRONACA AGGIORNATA OGNI ORA

Condividi:

Pubblicato il 07/11/2019

RASSEGNA STAMPA: LA PARACADUTISTA LAURA RAMPINI INSEGNERA’ “A VOLARE” CON LA MENTE E COL CORPO AI RAGAZZI PARAPLEGICI

LA TRIBUNA DI TREVISO
sezione: PROVINCIA data: 7/11/2019 – pag: 44

motta di livenza

La paracadutista in carrozzina insegna a “volare” all’Oras

«Dopo l’incidente bisogna sapersi rialzare. E tornare a vivere Aiuto a ripartire chi è in riabilitazione dopo un trauma grave»

MOTTA DI LIVENZA. Inizia ufficialmente la collaborazione tra l’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza e la peer mentor Laura Rampini. Peer mentoring significa insegnamento fra pari, scambio fra persone che hanno avuto esperienze simili. Ed è proprio quello che farà con incontri periodici Laura Rampini a Motta.Lei è considerata la prima paracadutista in carrozzina al mondo: ad oggi detiene l’impressionante record di 164 lanci in solitaria. Quarantasette anni, è divenuta paraplegica a causa di un incidente stradale avvenuto quando aveva 22 anni. Poi, 14 anni fa, i primi lanci con il paracadute. Undici anni fa ha fondato il progetto Liberamondo, grazie al quale offre una consulenza alla pari alle unità spinali di tutta Italia. «Per me è una vera missione», racconta. «Quando ebbi l’incidente, ormai 25 anni fa, nelle strutture specialistiche la riabilitazione era completamente diversa: a me è mancato qualcuno che mi dicesse “tu puoi farcela, puoi condurre una vita normale anche fuori di qui”. È una prospettiva fondamentale per chi deve affrontare un percorso così nuovo, inizialmente spaventoso. Oggi incontro i pazienti e dico loro: “Io come voi ho sofferto, ho pianto, mi sono arrabbiata. Però adesso vivo”. Perché la vita bisogna tornare ad amarla, mica si interrompe a causa di una carrozzina». All’Oras di Motta Laura Rampini porterà avanti il progetto elaborato insieme alla dottoressa Sara Salizzato, referente per il servizio psicologico di recupero e riabilitazione funzionale dell’unità spinale: un percorso di assistenza e ricostruzione, che va dalla fase iniziale, quando il paziente è più vulnerabile, a quella intermedia, quando si affrontano le maggiori paure e difficoltà, per concludersi infine con la progettazione della vita in autonomia fuori dall’ospedale. Laura Rampini offrirà la propria consulenza all’Oras con cadenza bisettimanale. «Sono felice di poter lavorare qui», dichiara, «accanto a una professionista del calibro e dell’umanità della dottoressa Salizzato. A Motta ho trovato una struttura di assoluta eccellenza, orientata alla ricerca scientifica e attenta al rispetto e alla riabilitazione del paziente. Qui il paziente è davvero al primo posto, e il primario, i medici tutti, gli infermieri e operatori socio sanitari, gli psicologi, i fisioterapisti, i terapisti occupazionali e i logopedisti formano una vera famiglia. Sono convita che il calore umano giochi un ruolo cruciale nel percorso riabilitativo, e qui si respira l’atmosfera giusta». —

Leggi anche