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Pubblicato il 19/09/2016

RASSEGNA STAMPA: LA TRIBUNA DI TREVISO- RUBATA UNA LAPIDE DEDICATA AD UN RAGAZZO SUICIDA DA PARTE DEI PARACADUTISTI

TRIBUNA DI TREVISO
del 19 Settembre 2016

Vittorio Veneto. Sparito dal Monte Altare il ricordo dedicatogli dagli amici parà
Il padre: «Un sacrilegio, uno sfregio al mio ragazzo che qui saliva a pregare»

di Francesco Dal Mas

VITTORIO VENETO «Come padre non posso che considerarlo un sacrilegio». È desolato Stefano Milacic. Ricordate Giulio, 17 anni, morto suicida il giorno di Pasqua? Stefano è, appunto, suo padre ed era stato proprio lui, a fissare sul monte Altare, dove spesso si recava il ragazzo, a riflettere e pregare, una lapide in ricordo del figlio. Bene, quella lapide, nei giorni scorsi, è sparita. Ignoti l’hanno staccata dalla roccia, l’hanno fatta sparire, forse distrutta. Oggi Stefano si recherà dai carabinieri a presentare denuncia, ma intanto non sa darsi pace; né lui né i paracadutisti della Folgore, amici della famiglia Milacic, a cui il giovane si ispirava e che quella testimonianza hanno voluto. «Caro Giulio, sarai sempre di presidio nella cima di questo monte Altare sacro a Dio e alla memoria dei caduti», si legge sulla targa cge era stata infissa nella roccia, «dove venivi sempre a pregare con il cappello alpino in testa portato con onore. Ti ricorderemo tutti per la tua grande passione per la montagna dove camminavi ore per arrivare nella cima, e il grande attaccamento ai reparti alpini». «Giulio era così buono che nessuno poteva avercela con lui», commenta il padre, con qualche lacrima ma anche con un pizzico di rabbia, «Chi, dunque, può essere stato a rubare la memoria di mio figlio? Probabilmente qualcuno a cui non piacciono né gli alpini né i paracadutisti. Qualche pacifista ad oltranza». A meno che non si tratti di qualche collezionista di lapidi e altri testimonianze del genere, magari attirato dalla particolare composizione del manufatto. Stefano Milacic e gli amici avevano faticato un sacco a salire su quella montagna, carichi di tutto il necessario per fissare il ricordo. Ci avevano lavorato per giorni. «Ma», ammette il padre, «non è questo l’aspetto che ci sconforta, quanto l’insulto a Giulio che leggo in quest’atto». Giulio Milacic si è tolto la vita lo scorso 27 marzo. Nato il 21 ottobre del 1998 il ragazzo aveva soltanto 17 anni. Sensibile com’era e domo lo ricordano tutti, probabilmente non ce l’ha fatta a superare lo shock per la morte di un grande amico, avvenuta in un incidente stradale poche ore prima del suo tragico gesto. Il giorno di Pasqua, dopo aver trascorso la mattinata in famiglia, nella sua casa di Carpesica, ha preso il fucile che il padre regolarmente deteneva e si è sparato in giardino, lasciando nella costernazione non solo i suoi, ma anche i numerosi amici.

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