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Pubblicato il 05/02/2021

RASSEGNA STAMPA: L’ARENA PARLA DELL’ L’OTTAVO REGGIMENTO GUASTATORI PARACADUTI CHE DISINNESCHERA’ UNA BOMBA DA 228 CHILOGRAMMI

SOPRA: FOTO DI ARCHIVIO


L’Arena
sezione: CRONACA data: 5 febbraio 2021 – pag: 11

LA BONIFICA. L’intervento degli specialisti dell’8° Genio Guastatori

«Mostro» da 500 libbre dal potenziale intatto

Sarà reso inoffensivo sul posto, rimosso e fatto brillare I militari: «Ora la zona si trova in assoluta sicurezza»

Enrico Santi Il residuato bellico spuntato dal cantiere di via Città di Nimes è una grossa bomba d’aereo di fabbricazione inglese, una «Mk4», mostro da 500 libre, circa 227 chili. Un ordigno «ad alto potenziale distruttivo, destinato a colpire la stazione ferroviaria», commenta il maggiore Giuseppe La Ianca, addetto stampa dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Folgore di Legnago. Bombe di questo genere, durante il secondo conflitto mondiale, venivano infatti utilizzate per distruggere infrastrutture, ponti e altri obiettivi strategici. Nonostante siano passati 75 anni da quando è stata sganciata da un bombardiere alleato, l’ufficiale assicura che la sua pericolosità «è rimasta inalterata pur non essendo scoppiato nell’impatto con il terreno, a causa di un malfunzionamento e», aggiunge, «potrebbe ancora esplodere se venisse urtato accidentalmente o maneggiato da persone inesperte. Per questo siamo tempestivamente intervenuti per mettere in sicurezza l’area, ora delimitata e sorvegliata, identificare il tipo di ordigno e far sì che non possa esplodere in modo accidentale, tramite l’utilizzo di manufatti di contenimento. Abbiamo fatto tutto il necessario», assicura, «per evitare qualsiasi tipo di pericolo per la popolazione». Una bomba d’aereo simile a questa era già emersa, nel 2013, durante i lavori di rifacimento della stazione ferroviaria di Porta Nuova. «Come Otavo Guastatori di Legnago», sottolinea il maggiore La Ianca, «abbiamo un’esperienza enorme in questo particolare campo, dal momento che ogni anno facciamo dai trecento ai quattrocento interventi nelle sette province di nostra competenza, da Ravenna a Venezia».Quella in corso in via Città di Nimes è stata classificata dai militari come «operazione di bonifica complessa» per la tipologia e l’impatto sulla vita cittadina. «La bomba», fa sapere il portavoce del Genio Guastatori di Legnago, «verrà disinnescata sul posto e successivamente fatta brillare in una zona idonea».Sulla tempistica e sulla modalità di evacuazione della popolazione maggiormente interessata deciderà il tavolo tecnico, il cui coordinamento compete alla Prefettura, con tutti gli enti interessati. Si dovrà infatti stabilire il perimetro di sicurezza, ma non solo. Durante l’intervento degli artificieri dell’Esercito il traffico aereo, ferroviario, automobilistico, sopra e attorno all’area delle operazioni, dovrà essere sospeso. L’ultima operazione di questa complessità era avvenuta, in città, nel giugno del 2015. Anche allora si trattava di disinnescare e rimuovere una bomba d’aereo inesplosa di 500 libbre, risalente alla seconda guerra mondiale, che era stata rinvenuta in un cantiere in via Cappellini, nei pressi dell’Arsenale. In quella circostanza vennero fatte allontanare 13mila persone residenti nel raggio di 700 metri. Altre 14mila, che si trovavano nella cosiddetta zona arancione, tra i 700 e i mille metri dall’ordigno, furono invitate a restarsene chiuse in casa a debita distanza da finestre e vetrate. Durante la mattinata del «bomba day», in Fiera venne allestito un centro d’accoglienza e per sorvegliare l’intera area interessata le forze dell’ordine utilizzarono anche i droni.

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