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Pubblicato il 02/02/2021

RASSEGNA STAMPA- NAUTICA REPORT: DURAND DE LA PENNE GENIALITA’ E CORAGGIO

NAUTICAREPORT.IT

Luigi Durand de la Penne. ”Uno straordinario esempio di coraggio e genialità”

Con queste parole Winston Churchill descrisse l’azione di un nemico. 

Winston Churchill

Quest’uomo e i suoi compagni d’armi, Bianchi, Martellotta, Marino, Marceglia e Schergat, compirono una delle azioni dall’effetto più devastante della seconda guerra mondiale senza fare praticamente vittime.
Nel novembre 1941 la Mediterranean  Fleet britannica fu in una situazione critica avendo a disposizione solo le corazzate Valiant e Queen Elizabeth con base ad Alessandria.

La Regia Marina studiò attentamente come trarne vantaggio: se fossero state distrutte queste due grosse unità da battaglia, tutti i convogli per la Libia avrebbero potuto salpare in sicurezza e la guerra d’Africa avrebbe avuto un successo sicuro. La missione di distruggere le due corazzate britanniche fu affidata alla X Flottiglia Mas, specializzata negli assalti.



Il 18 dicembre il mitico sommergibile Scirè, comandato da Junio Valerio Borghese, si avvicinò silenziosamente ad Alessandria dopo aver superato mille difficoltà ed ostacoli.

 

A questo punto vennero rilasciati 3 “Maiali”o SlC (Siluro a Lenta Corsa) guidati da Durand de La Penne e dai suoi uomini. Il bersaglio di Durand e di Bianchi era la Valiant, quello di Marceglia e di Schergat era la Queen Elizabeth e quello di Martellotta e Marino era una petroliera da 16.000 tonnellate.

Maiali o SIC

Una volta completata la missione, il commando si sarebbe ritrovato con lo Scirè in un determinato punto della costa egiziana per tornare a casa sano e salvo. Ma i britannici avevano difeso il loro porto estremamente bene;  vi erano reti metalliche protettive con cariche esplosive ovunque e sentinelle dappertutto. Così entrare con i Maiali nel porto fu più  arduo del previsto per gli italiani.

 

Finalmente Durand de La Penne e Bianchi superarono le barriere e raggiunsero la Valiant, ma in quel momento il  loro Maiale si fermò affondando proprio sotto la corazzata e Bianchi scomparve.


HMS Valiant
Durand de La Penne, con uno sforzo fisico sovraumano riuscì a recuperare il Maiale e ad agganciarlo sotto la chiglia della corazzata. Sfinito, Durand de La Penne emergendo dall’acqua riuscì a ritrovare Bianchi trovandolo svenuto per un guasto del suo respiratore e tentò quindi, trasportando il compagno, di raggiungere il molo ma fu avvistato e catturato dalle sentinelle britanniche.

L’Ammiraglio Cunningham

I due valorosi vennero subito interrogati dagli ufficiali della Valiant ma naturalmente risposero solo con il loro grado e numero di matricola.L’Ammiraglio Cunningham comandante in capo della Mediterranean Fleet venne svegliato nel cuore della notte e subito informato dei fatti; egli immediatamente realizzò quale pericolo stavano per correre le sue navi.

 

 

Cunningham ordinò quindi che i due italiani venissero subito rinchiusi nella Valiant ben al di sotto della linea di galleggiamento, nella speranza di spaventarli e farli confessare dove fosse la carica esplosiva. Una volta rinchiusi, Durand de La Penne disse a Bianchi (naturalmente in italiano) che se per loro non c’era più speranza potevano morire felici poiché la loro missione aveva avuto successo (la carica sarebbe esplosa dopo tre ore).

Qualche tempo dopo si sentì una esplosione enorme: era il Maiale di Marceglia e Schergat che distrusse la petroliera Sagona e danneggiò anche il caccia Jervis.

Dopo 3 lunghe e snervanti ore Durand de La Penne a 10 minuti all’esplosione, secondo i suoi calcoli, chiese di parlare con il comandante della Valiant , il Capitano Charles Morgan.

“Comandante, le suggerisco di evacuare la sua nave e salvare il suo equipaggio: la Valiant esploderà in pochi minuti” disse Durand de La Penne.



L’esplosione della Valiant

Morgan gli chiese dove fosse la carica, ma Durand de La Penne non rispose e fu nuovamente portato nella sua cella sottobordo mentre i britannici evacuavano la nave. Una terrificante esplosione scosse la Valiant ma Durand de La Penne poté uscire e salvarsi dall’annegamento (gli inglesi furono leali e non lo chiusero a chiave).

Al suo passaggio tutto l’equipaggio britannico si alzò in piedi e qualche minuto dopo si sentì una terza grande esplosione: era la Queen Elizabeth che saltava in aria.



La Queen Elizabeth

 

 

Tutti gli operatori vennero poi decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare e promossi per merito di guerra. La consegna della decorazione a de la Penne avvenne a Taranto nel marzo 1945 e fu l’occasione di uno storico episodio: fu infatti lo stesso comandante della Valíant nel 1941, sir Charles Morgan, divenuto Ammiraglio a decorare De la Penne, su invito del luogotenente del Regno Umberto di Savoia che presiedeva la cerimonia.



I componenti della X Flottiglia MAS nel 1939: il primo a sinistra è il sottotenente di vascello Durand de la Penne.

Promosso Capitano di Corvetta in data 31 dicembre 1941, Capitano di Fregata nel 1950 e Capitano di Vascello a scelta eccezionale nel 1954, nell’ottobre 1956 fu Addetto Navale in Brasile quindi, per mandato politico a seguito della sua elezione a Deputato al Parlamento (2^, 3^, 4^, 5^ e 6^ legislatura), fu collocato in aspettativa ed iscritto nel Ruolo d’Onore, dove raggiunse il grado di Ammiraglio di Squadra.

 

Durand de La Penne morì nel 1992 e il suo nome è oggi portato dalla nuova classe di “supercaccia” della Marina Militare.

 

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