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Pubblicato il 28/03/2015

PROGETTO ELALAMEIN : EMOZIONANTI ONORI AL TENENTE DI ARTIGLIERIA CARLO DAL VERME A REGGIO EMILIA

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REGGIO EMILIA-Parlare di Alamein e ricordarne i Combattenti  emoziona   e coinvolge sempre: così è avvenuto anche oggi a Reggio Emilia  dove  è stato posato un cippo in ricordo di Carlo Dal Verme,  tenente di artiglieria , schierato  sul fronte nord della Battaglia. Il novantaquattrenne  Leone della Folgore di El Alamein Mario Guerra accompagnato dai  Paracadutisti dell’ANPDI di Parma , i rappresentanti della Sezione di  Reggio Emilia, i bersaglieri  reggiani e tanti amici hanno assistito  alla cerimonia di inaugurazione  del manufatto,  gemello di quello donato dalla Famiglia  nel 2013  e  posato dal Progetto El Alamein sulla postazione del Tenente Dal Verme  sul Fronte egiziano, all’interno del Parco Storico della Battaglia.   La tromba ha scandito i momenti della cerimonia,  iniziata con  un minuto di silenzio e con l’onore ai Caduti; poi è stato tolto il tricolore che  copriva il cippo, che è stato successivamente  benedetto dal Sacerdote di  famiglia e  onorato con l’Inno d’Italia.  La  lucidissima signora Dal Verme, anzi signorina,  come  desidera  venir chiamata, ha tenuto un breve discorso, ben preparato  “di sette minuti ,non di più” ,  per  ringraziare il Progetto El Alamein e ricordare la figura eroica di Carlo Dal Verme, il Fratello; quest’ultimo , sin da Balilla  aveva guadagnato una onorificenza per il coraggio e  l’altruismo dimostrato salvando un coetaneo dalle acque di un fiume.  Da tenente di artiglieria ,poi, aveva coperto il ripiegamento italiano rifiutandosi di ritirarsi fino a quando non fossero stati messi in condizione di  salvarsi anche  gli uomini della sua batteria. Poi  tre anni di prigionia   ed il rientro in Patria.
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La professoressa Luisa Dal Verme, 97 anni, di origini nobiliari medievali, vive in una casa del 1500 ricca di storia; notissima e stimatissima insegnante di ginnastica, si è formata alla severa  accademia ginnica di Orvieto alla fine degli anni 30.  Bellissima ventenne , con la sorella scomparsa nel 2011,  ha praticato in pieno Fascismo  tutti gli sport e conserva una serie di fotografie che  raccontano, tramite Suo, una Italia forte, bella, sana, severa e  con una visibile tensione etica. Immagini plastiche e modernissime, quasi spregiudicate, se si pensa alle giovani atlete  di quel periodo in gonnellina o costume  ginnico, a gambe nude, ci parlano della stessa bella gioventù che vediamo nella immagini  dei “Ragazzi della Folgore” : muscoli asciutti, scattanti e volti aperti e forti. Ancora una volta, quindi, il Progetto El Alamein ci ha fatto incontrare belle persone, sia quelle che hanno voluto la cerimonia, compresi i  tre Figli di Carlo, nipoti di Luisa, finanziando la donazione dei cippi, che di coloro che hanno trascorso con i Dal Verme  la splendida mattina che ci hanno regalato, cantando l’inno d’Italia e commuovendosi davanti all’immagine di quel bel Tenente; una foto che tanto assomiglia a qelle dal Fronte  dei Leoni della Folgore , che combattevano pochi chilometri più a Sud. Tutti  fanno parte del prezioso patrimonio storico ed ideale che il Progetto El Alamein intende conservare e tramandare alle future generazioni, anche con cerimonie come quella di oggi.  Mai come  in questi giorni la lungimirante   iniziativa  del Professor Bondesan e  dei volontari   che lo assistono, dimostra quanto  fosse indispensabile censire, mappare, fotografare e rendere disponibili elettronicamente quei luoghi, ora che la guerra  ai confini tra Egitto e Libia li ha  trasformati nuovamente  in  potenziali teatri bellici, temporaneamente proibiti  ai  visitatori.  La”materia prima” così nobile ha reso facilissimo il compito del coordinatore dell’iniziativa, consentendogli di raccogliere  un immeritato e  commovente   apprezzamento della  signorina professoressa  Luisa. Nel 2016 la Famiglia  aprirà la Cappella privata  per arricchire  con una Santa Messa il ricordo del loro congiunto. Arrivederci professoressa.

 

 

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