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Pubblicato il 08/07/2015

RISERVISTA PUNITA REAGISCE CON QUERELE CONTRO IL SUO SUPERIORE

PORTOGRUARO Scambio di accuse fra un alto ufficiale medico durante una missione in Kosovo nel 2012. Assolti entrambi, ma la tenente procede anche in sede penale. La ufficiale si è opposta all’archiviazione del procedimento. il superiore della soldatessa è in servizio all’infermeria di corpo del quinto reggimento “Superga” di Portogruaro e dovrà eventualmente rispondere dell’accussa di diffamazione, se il magistrato non deciderà di archiviare.
In un primo momento era stato proprio il maggiore a segnalare la tenente al tribunale militare per disobbedienza nei confronti del reparto, accusandola di essersi allontanata senza il preavviso del comandante. L’avrebbe accusata di aver violato l’ordine di non farsi avvicinare da gatti randagi e l’ordine di non utilizzare l’ambulanza militare. La donna, tenente medico della riserva selezionata dell’esercito italiano, era stata prosciolta da ogni accusa dal gip militare e per questo ha contro attaccato accusandolo di calunnia.
Durante la missione in Kosovo del 2012 è stato affisso un singolo manifesto con una fotografia della soldatessa, che la ritraeva assopita su un camion militare e sotto la scritta “Pronto soccorso arrangiatevi”. L’autore della beffa, secondo la tenente, sarebbe stato proprio il suo superiore: da qui l’accusa di diffamazione. Dinanzi al tribunale militare il suo superiore era stato prosciolto. Ora si attende la sentenza a giorni per la donna, tenente medico che si è sentita diffamata durante una missione militare all’estero.

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