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Pubblicato il 11/05/2018

SALO’: IL SINDACO VUOLE IL MUSEO DEL FASCISMO

PARMA- Gianpiero Cipani, Forza Italia, è il sindaco di Salò, la cittadina sul lago , dove dal 1943 al 1945 aveva sede la Repubblica sociale italiana. Cipan vorrebbe ricordare quell’epoca con un museo dedicato al Ventennio. «Nulla di celebrativo o di apologetico. Solo storia». Salò si trova in provincia di Brescia, sulle sponde del lago di Garda. L’esposizione potrebbe sorgere al MuSa.
«Dello studio e della conoscenza di quel periodo ci faremo carico, affinché nasca una nuova consapevolezza del passato in vista di un futuro migliore». «Tutto nasce da un’idea del presidente del MuSa, Giordano Bruno Guerri che ha messo a punto un progetto che ha tutte le caratteristiche del rigore scientifico». Nel febbraio del 2015, il sindaco aveva proposto di ospitare la statua del Bigio denominata l’Era fascista. Inaugurata dal Duce nel 1932, la scultura realizzata da Arturo Dazi, alta 7,5 metri, nel 1945 fu rimossa dalla piazza principale di Brescia e riposta in una sorta di magazzino. Tra il centrodestra che voleva ricollocarla in città e l’amministrazione Pd che si opponeva, era intervenuto Cipani. «La statua, nel nostro chiostro, potrebbe trovare un suo spazio e potrebbe essere musealizzata, spiegata ai visitatori, agli studenti, ai ragazzi. Noi siamo stati la capitale della Rsi», aveva sottolineato il sindaco. «È il nostro passato. Rimuovere la memoria, far finta di niente, è stupido». Lo stesso principio vale per il progetto del museo del Ventennio. «Non abbiamo mai fatto alcuna forma di apologia», ha detto Cipani al Corriere di Brescia. “vorrei una cosa che racconti, anche con l’aiuto di immagini e di oggetti, quel che ha rappresentato il Ventennio per la nostra città. E intendo tutte le componenti, sia quella fascista, sia quella di chi il fascismo l’ha combattuto».

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