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Pubblicato il 08/01/2025

SAS INGLESI SOTTO INCHIESTA PER CRIMINI DI GUERRA IN AFGANISTAN,SIRIA E LIBIA

Un’inchiesta partita dalla testimonianza di un membro di un reparto affiancato alle forze speciali, ha scoperto che le SAS avevano una politica di “uccisione di tutti i maschi presenti negli obiettivi degli attacchi, indipendentemente dal fatto che rappresentassero una minaccia o meno” . Gli afghani uccisi venivano descritti in modo sprezzante. Il testimone ha affermato di aver preso parte a una conversazione con un membro delle SAS nel 2011 che aveva prestato servizio in Afghanistan, in cui era rimasto “scioccato dall’età delle vittime e dai metodi” utilizzati per ucciderle . Le SAS sono anche sotto processo per presunti crimini di guerra in Siria, ed ora si aggiunge l’indagine sulla morte di circa 80 civili afghani durante un dispiegamento SAS nella provincia di Helmand tra il 2010 e il 2013. I membri del SAS e dello Special Boat Service (SBS) sono coinvolti in un numero crescente di indagini ufficiali relative alla condotta in missioni sotto copertura in Libia e Siria, nonché in Afghanistan.


Martedì, è emerso che quattro membri dell’SBS sono sotto inchiesta da parte della polizia militare dopo un inseguimento in auto in Libia circa due anni fa che ha portato alla morte di un presunto terrorista.

Il Daily Mail ha riferito che gli incursori inglesi avevano circondato il veicolo, sparando e uccidendo il suo occupante. Cinque soldati SAS in servizio stanno anche affrontando possibili accuse di omicidio per la morte di un presunto jihadista in Siria. Sono stati accusati di eccessivo uso della forza , quando l’obiettivo avrebbe dovuto essere arrestato.

Il testimone contro le SAS , il cui nome è tutt’ora segretato e sostituito dalla sigla N1799 era un ufficiale dell’unità gemella SBS al momento in cui ha partecipato al colloquio dove un membro SAS, classificato come N1201, gli spiegava come la SAS operava in Afghanistan, con uccisioni brutali.

In Inghilterra le operazioni SAS e SBS vengono condotte in segreto e mentre il capo delle forze speciali fa parte della catena di comando militare e rispondono anche direttamente al primo ministro.

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