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Pubblicato il 06/06/2021

SBARCO IN NORMANDIA: GLI ITALIANI COMBATTERONO CON I TEDESCHI

In Normandia c’erano molti italiani, il 6 giugno del 1944. Si trattava di arruolati nella Repubblica Sociale Italiana, tra cui Fanti di Marina e arruolati nei ranghi delle SS Italiane. Diversi erano nei reparti tedeschi della difesa antiaerea Flak (Flugzeug Abwehr Kanone) provenienti dai disciolti reparti di artiglieria del Regio Esercito e della antiaerea italiana Dicat.

Il Battaglione “Trento” , penne nere, prigionieri di guerra dopo la cattura nella francia meridionale, fu trasferito a nord. Gli alpini stesero migliaia di chilometri di filo spinato e di pali appuntiti in funzione anti-paracadutisti. Durante e dopo lo sbarco dopo aver visto centinaia di paracadutisti morire anche a causa delle difese costruite da loro stessi, fuggirono nelle campagne circostanti e si arresero in ordine sparso.

Le Waffen-SS Italiane in Normandia

500 italiani delle waffen SS presero parte ai combattimenti in Normandia . Erano soldati che, una volta catturati dai tedeschi dopo la fuga del re, optarono per la Repubblica Sociale e furono riorganizzati e inquadrati nella 17a Panzer Division delle Waffen-SS “Gotz Von Berlichingen” nella città di Tours. Le SS italiane saranno rimpatriate negli ultimi mesi di guerra e impiegate nella Legione SS italiana. Dopo la difesa di Norimberga, la divisione si arrenderà agli Americani ad Achensee il 7 maggio 1945. Le perdite degli italiani nei combattimenti con le Waffen-SS in Normandia saranno ingentissime: dei 500 effettivi, torneranno in Italia solamente un centinaio

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