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Pubblicato il 21/03/2023

SENTENZA: COMMEMORARE ETTORE MUTI NON E’ APOLOGIA DEL FASCISMO

RAVENNA- Commemorare il gerarca Ettore Muti non costituisce apologia del fascismo. Il caso specifico esaminato dal Giudice riguarda l’Anai, Associazione nazionale Arditi d’Italia,che organizza ogni anno al cimitero monumentale una cerimonia che lo ricorda. Si è pronunciato per il proscioglimento il gip Andrea Galanti, accogliendo la richiesta di archiviazione della Procura per tutti e trenta gli indagati.
Il procedimento dava seguito ad esposti presentati dalla Consulta Antifascista dopo due commemorazioni, quella del 2020 e del 2021.
La Procura riteneva che il ritrovo annuale sotto le mura del cimitero, per ricordare la figura del gerarca, morto il 24 agosto 1943 nella pineta di Fregene in circostanze mai chiarite, non costituisce reato, non ravvisando in quel meeting di militanti e simpatizzanti di estrema destra alcun concreto pericolo di ricostruzione del Pnf. Nella lista degli indagati figuravano non solo ravennati, ma anche persone di fuori provincia e regione.
Si tratta di solito di un breve e silenzioso corteo fin sotto al monumento del Marinaio d’Italia. Poi, all’unisono, il Padre Nostro e la Preghiera dell’Ardito; a seguire lettura in chiave eroica della biografia di Muti. Nel finale per tre volte viene pronunciata la frase: «Camerata Ettore Muti», sentendosi rispondere sempre per tre volte: «Presente!».

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