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Pubblicato il 26/05/2019

SERGIO CLAUDIO PERRONI- SESTA GRIFI – 1977/78 HA DECISO DI PORRE FINE ALLA SUA VITA

Sottotenente della 6^ cp. par. ” Grifi” Sergio Claudio Perroni, 1977-78.

Peronaggio originale, geniale, creativo. Era traduttore, editor e agente letterario.
Sergio Claudio Perroni aveva 63 anni; secondo le prime ricostruzioni si sarebbe tolto la vita sabato mattina con un colpo di pistola a Taormina dove viveva da qualche anno con la moglie. Lo conferma il comandante dei vigili urbani del posto. A portarlo al suicidio sarebbero stati problemi di salute, come ha scritto in un biglietto di addio.
Nato a Milano, Perroni era vissuto a Roma. Il suo libro ‘La bambina che somigliava alle cose scomparsè (La nave di Teseo) era stato presentato all’ultimo Salone del Libro di Torino. Traduttore di autori come Steinbeck, David Foster Wallace e Vonnegut, Sergio Claudio Perroni è autore di numerosi libri pubblicati con Bompiani e La nave di Teseo tra cui ‘Non muore nessunò, ‘Nel ventrè e ‘Entro a volte nel tuo sonnò.

Facciamo nostre le parole di Vittorio Sgarbi:

Sergio Claudio Perroni è morto.
No, non è morto, il pensiero degli uomini non muore. Nel caso suo ,la morte è un atto estremo di vita. Perché cercata, coltivata, vagheggiata. Perroni si è ucciso. E senza vergogna. Non nel chiuso di una stanza ,ma davanti al più rinomato simbolo di Taormina dove, nel luogo più vicino agli dei, viveva. In prossimità del San Domenico, il convento trasformato in albergo agli inizi del secolo scorso.
Lì si è tolto la vita. O forse ha iniziato a entrare più profondamente nella nostra

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