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Pubblicato il 27/04/2016

SIAMO ORGOGLIOSI DEI NOSTRI ATLETI FERITI E CON DISABILITA’. IL SALUTO DELLA MINISTRA PINOTTI. LA MOVM PAGLIA ALFIERE

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ROMA- Sono in partenza per Orlando, Florida, gli atleti militari italiani che parteciperanno agli Invictus Games , seconda edizione: i giochi che la casa reale inglese ha dedicato ai militari feriti e con disabilità, si disputeranno dll’8 al 12 Maggio. In prima pagina la galleria dei loro volti e del loro sforzo ginnico. Ieri li ha salutati la Ministra Pinotti, nella biblioteca di palazzo Esercito. Insieme a loro si sono riuniti per dare il loro personale “in bocca al lupo” anche tanti volti noti: la conduttrice televisiva Cristina Chiabotto, l’attore Ciro Esposito e diversi campioni olimpici provenienti dai gruppi sportivi militari. Tra loro il Caporale Sara Cardin, campionessa del mondo di karate; il Sergente Ilaria Blanchi, campionessa del Mondo Ginnastica Ritmica; il SottoCapo 1^ Classe Alessandro Torre, campione Italiano nuoto per salvamento; l’Appuntato Carlo Molfetta, Medaglia d’oro Olimpica di Taekwondoo ai giochi di Londra e il campione olimpico di judo delle Fiamme Oro, Giuseppe Maddaloni.

Sono dieci le discipline nelle quali si cimenteranno gli atleti del GSPD: tre di squadra (basket e rugby in carrozzina e sitting volley) e sette individuali, tra cui nuoto, tiro con l’arco e atletica.

Complessivamente saranno circa 600 gli atleti in gara in rappresentanza di 15 diversi Paesi tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Olanda, Afghanistan, Estonia, Canada e Australia.

“Siete un esempio per i giovani, per le Forze armate, per la Patria”.

Ad affermarlo il Ministro Pinotti nel rivolgersi ai 17 atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa – provenienti da Esercito, Marina, Aeronautica ed Arma dei Carabinieri – che parteciperanno agli Invictus, in programma dall’8 al 12 maggio in Florida, a Orlando.

“Persone straordinarie che hanno superato un trauma e attraverso la loro forza di volontà e il loro allenamento hanno raggiunti risultati straordinari”, ha detto Il Ministro che ricordando l’impegno della Difesa a sostegno dello sport paralimpico, ha aggiunto: “Noi siamo l’unico Paese che dà ai militari questa possibilità perché profondamente convinti che lo sport rappresenti un elemento fondamentale anche per uscire da una condizione difficile”.
il Ministro ha aggiunto:la frase che si sente nel video ‘noi non siamo quello che la vita ci ha fatto ma siamo quello che faremo è bellissima e può essere il motto per gli Invictus Games di quest’anno ma anche un messaggio importante per il Paese”.

L’Italia è l’unico paese che permette ai militari che per cause di servizio divengono disabili di poter rimanere in servizio attivo, nel Ruolo d’Onore, facendo parte a tutti gli effetti delle Forze Armate. Il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa è nato il 9 luglio 2014 sulla base di un protocollo di intesa fra Ministero della Difesa e Comitato Paralimpico Italiano. Luca Pancalli è da sempre vicino alle Forze Armate (è stato anche il fautore dell’ingresso di atleti paralimpici nei Gruppi sportivi militari): “Ci abbiamo creduto tutti e questo è diventato possibile. Questi atleti sono un patrimonio di questo Paese, rappresentano un esempio. Onorano tutto lo sport, non solo paralimpico”.

DONNE — Sono due quelle della delegazione italiana: la campana Pellegrina Caputo, disabile dopo una missione in Albania nel 2008, e la siciliana Monica Contrafatto, colpita da un colpo di mortaio in Afghanistan e amputata a una gamba nel 2012. Cominciò a fare sport dopo aver visto Martina Caironi, che sarà portabandiera a Rio e ha la sua stessa disabilità, vincere la medaglia d’oro a Londra 2012. “Voglio essere come lei”, si disse. E molto probabilmente farà parte della squadra paralimpica che sarà alla Paralimpiade brasiliana, unica fra gli atleti militari. Ci sono altri che hanno fatto sport ad alto livello: come Marco Iannuzzi, disabile per un incidente aereo, che ha partecipato a Europei nel nuoto e ha vinto titoli italiani o Salvatore La Manna, che fa parte della Nazionale Calcio Amputati, dove si gioca con le stampelle. O ancora Roberto Punzo, un veterano, che nel tiro con l’arco è stato anche ai Mondiali militari in Corea lo scorso anno: infatti, proprio anche grazie a iniziative italiane, il Cism, ente che gestisce lo sport militare internazionale, integra gare paralimpiche a quelle con atleti normodotati.
SQUADRA,.INVICTUS

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