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Pubblicato il 03/09/2018

SITUAZIONE IN LIBIA: L’ITALIA E LE FORZE INTERNAZIONALI A DIFESA DI SARRAJ. COSA FARANNO I NOSTRI REPARTI SPECIALI?

Fayez al Sarraj è accerchiato dalle milizie rivali a sostegno di Khalifa Haftar.
Il ministero della Difesa e quello degli Esteri italiani e l’Aise, la nostra agenzia dei “servizi” esteri seguono con attenzione gli sviluppi. Quest’ultima con particolare riferimento al pericolo di un rovesciamento del governo di unità nazionale di Al Sarraj, sostenuto dall’Onu.

Di sicuro tra le opzioni c’è anche quella di un intervento da parte dei reparti speciali italianI; si tratta di PURE supposizioni stabilirecosì prematuramente se questi verranno coinvolti in una missione sul territorio libico. L’organo coinvolto per le decisioni è il Cofs, il Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, il titolare della Farnesina Enzo Moavero Milanesi e il numero uno dell’Aise Alberto Manenti (in via di sostituzione) si riuniranno oggi per una valutazione ad ampio spettro.

I reparti idonei sono , come sempre, il 9° Reggimento d’assalto paracadutisti Col Moschin,il Gruppo di intervento speciale dei carabinieri, il Gruppo operativo incursori del Comsubin e il 17° Stormo incursori dell’Aeronautica militare.

Sono semplici supposizioni giornalistiche ( ragionate), non confermate da alcuna fonte, come comprensibile. Sarà l’AISE a svolgere un ruolo importante. Il vcedirettore è il generale Carmine Masiello, esperto di analisi ed operazioni in quelle aree.

Roma è orientata verso l’intesa con le altre forze internazionali che hanno condannato gli attentati a Tripoli. Il nostro governo, insieme a Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, sabato scorso, ha diffuso un comunicato congiunto in cui viene «condannata fermamente la continua escalation di violenza a Tripoli e nei suoi dintorni, che ha causato molte vittime e che continua a mettere in pericolo la vita di civili innocenti».
I nostri servizi, alla fine, dovranno anche comprendere le intenzioni della Francia, che proprio in Libia ha svolto un ruolo irompente ed ostile all’Italia.
«È in atto un tentativo di decontestualizzare gli attentati dal ruolo di Haftar – spiegano dalla Difesa – mentre è sempre più evidente che le milizie ribelli lo sostengono a piene mani».

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