OPINIONI

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Pubblicato il 04/08/2017

SPAZIO , ESA ED ASTRONAUTI : E STI CAZZI?

 

sticazzi-nespoli

dal sito di Nespoli – twitter: Primi giorni di duro lavoro con il montaggio di MARES per un esperimento  che studia come i nostri muscoli deteriorano in microgravità

Il Dente Avvelenato

commento al commento:
Mi sarebbe piaciuto fare l’astronauta.
Se ne avessi avuto le capacità e le occasioni lo avrei fatto negli anni in cui c’erano le “vacche grasse”.
Ora no, pur rimanendo immutata la ammirazione ed il rispetto che ho per i nostri ufficiali che hanno effettuato missioni spaziali.

 

Il capo programma Iss esplorazione dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea pensa di rispondere a chi polemicamente gli chiede a cosa servano le missioni nello spazio, con esperimenti di dubbia utilità mentre abbiamo così tanti problemi a terra.
“Il costo per missione è di oltre 150 milioni di dollari per sei mesi, dal volo dell’astronauta alla parte logistica, ai consumi. Soldi che comprendono anche il training indispensabile per la preparazione alla missione”.
Dopo essere diventate star. grazie alla isterica euforia mediatica ( la stessa che si è inventata la temperatura percepita, che fa più notizia di un miserello 38 gradi, ndr), rientrano – come è giusto- nei reparti, tranne Nespoli.
Parla di spazio , dallo spazio, a tutti, anche a ragazzi che lavorano in un call center a 400 euro.
Di quello che hanno fatto in missione, dei fagioli cresciuti in assenza di gravità e degli altri “esperimenti”, non si parla più, dopo 5 minuti dall’atterraggio. Forse perchè non servono a nessuno.
L’ESA è una macchina mangiasoldi con risultati che -forse- avvertiremo tra 50 anni “quando andremo ad esplorare altre galassie- dice Nespoli.
Altre galassie? Ma vadalà.


NELLO SPAZIO BISOGNA ESSERCI?

Un business , quello dello spazio, con una ESA mangiasoldi, con funzionari strapagati e inarrestabile perchè – si dice- “nello spazio bisogna eserci”-
Chissà perchè, se i problemi li abbiamo in terra. Prima concentriamoci su questi ,  poi -magari- potremo bruciare dollari per lo spazio, per far divertire gli equipaggi ed i giornalisti. Ogni buon padre di Famiglia la penserebbe così.


ASTRONAUTI STAR

Paolo Nespoli ci è andato per la terza volta. Gli altri una. In giostra a spese del contribuente. Tutti numeri uno, tutti assai più utili in terra che nello spazio.
Con le loro capacità, chissà che soluzioni saprebbero trovare per noi comuni mortali con il cellulare che non prende sotto casa, visto che sono quasi tutti ingegneri di prim’ordine.
Nespoli -dicono- sarà protagonista di undici esperimenti italiani e di quelli internazionali, che sono circa 200. “Questo è il periodo d’oro della Stazione spaziale, nel quale regna l’attività scientifica”- si gongola il direttore.
In altre parole: meno male che abbiamo trovato qualcosa da fargli fare!
Sapremo cosa succede ai peli quando ci si rade nel vuoto? Oppure come deperiscono le ossa in assenza di gravità e tante altre cazzate che a noi comuni mortali serviranno – e servono – a NULLA. Zero spaccato.


ESPERIMENTI UTILI SOLO A ESA PER CONTINUARE A TRITARE SOLDI
L’astronauta sarà ricercatore, ma anche “cavia”, perchè l’elaborazione di alcuni dati personali avranno ricadute sia sulla medicina terrestre, sia sull’utilizzo di uomini e donne nei viaggi spaziali di lunga durata. Si esaminano, per esempio, le lesioni che le radiazioni cosmiche possono causare alla retina dell’occhio e la reazione del bulbo oculare all’assenza di gravità.
E stì cazzi?


PROTEZIONE MILITARE DELLO SPAZIO
L’unico motivo per il quale si potrebbe accettare una spesa a dodici zeri, è la creazine dell’ombrello di copertura antimissile, i cui progetti sono in fase avanzata negli stati uniti, in russia e in Cina. Le alleanze le farei in questo campo con l’occidente. Opzioni che per adesso non sono possibili per i costi giganteschi e per la manzanza di un fronte di alleati con indirizzo politico comune.

IMMANCABILE LA DERIVA “SOCIAL” VERO SUCCESSO DEL VIAGGIO
Nespoli: «Con i social porto tutti nello spazio»
«Quando sei in orbita non c’è nessuno che venga a cavarti dagli impicci – ha spiegato @AstroPaolo prima della partenza – e sarò pure ingegnere e astronauta, ma lassù divento anche elettricista, idraulico e tutto quel che c’è da inventare se ce n’è bisogno».
E stì cazzi? Non ci andare.


CGIL GIA’ NELLO SPAZIO?
L’astronauta ha un orario di lavoro: 40 ore a settimana

Un astronauta ha un orario di lavoro di 8 ore al giorno, 40 ore a settimana. C’è una tabella di marcia ogni giorno che indica gli esperimenti da fare e le operazioni da compiere. Ci sono collegamenti giornalieri con i centri di controllo. Poi c’è l’indispensabile esercizio fisico e un collegamento telefonico giornaliero con i familiari».
Come essere sotto casa, quindi.
Stì cazzi!!
Il cibo sottovuoto trasportato e mantenuto a bordo della stazione spaziale rispetta i requisiti per essere mangiato a bordo. Sono confezionati e impacchettati.Importante tecnologia acquisita per il confezionamento, dicono.
E stì cazzi?


PUBBLICITA’ OCCULTA – BUSINESS IS BUSINESS
Sulla stazione orbitante Nespoli ha anche trovato la macchina per il caffè, la ISSpresso, portata a bordo nel corso della missione di Samantha Cristoforetti, che non consente solo di bere un buon espresso italiano in assenza di gravità, ma costituisce un’importante sperimentazione per il futuro dei viaggi spaziali. Lavazza ringrazia.Capisciammè.

Prima o poi qualcono – spero- si chiederà a che cosa servano le missioni ad un paese come l’Italia, con le pezze al culo, i ladri incompetenti, incolti, meschini, al potere .
Succederà come la favola. “L’astronauta, anzichè il re, è nudo”

Concludo con un invito: Tornate a casa subito e usate i NOSTRI soldi per far funzionare telefonia, treni e infrastrutture fondamentali, prego, visto che molte aziende non riescono ad avere la banda larga, il cui condotto cablato è -magari. lontano solo pochi metri.


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