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Pubblicato il 30/01/2015

STATI UNITI – BOOM DI SPESE MILITARI

L’attuale bilancio della difesa USA, vale quanto quello dei primi 26 paesi militarmente più attrezzati, 25 dei quali alleati degli Stati Uniti: 500 miliardi dollari .

Il Pentagono sta cercando di incrementare di oltre 20 miliardi di dollari, le spese militari, che valgono il 13% del già suo ricco budget e sta iniziando a far pressione sul presidente Obama per far saltare i tappi del bilancio federale alla voce ?spese per la difesa?. Il progetto del Dipartimento della Difesa per l’anno in corso, pianificato lo scorso ottobre, vale complessivamente 177,5 miliardi dollari, nel settore degli appalti e spesa per la ricerca. Esso comprende i fondi per ricostituire il parco d?armamento per sostituire le armi usate in Iraq, in Siria e Afghanistan; oltre a nuovi missili anticarro Hellfire, con cui equipaggiare gli elicotteri e ai nuovi mezzi tattici JLTV, prodotti da Oshkosh Corp. Obama, la prossima settimana, chiederà la fine dei tagli automatici che si applicano alla difesa, come a quelli nazionali, in un discorso ai vertici del suo partito.

Ovviamente, la spesa del Pentagono è più popolare presso i Repubblicani, sparsi in centinaia di distretti congressuali. La prospettiva di evitare tagli automatici è la chiave per la strategia della Casa Bianca, che non vuole strappi sconsiderati con il partito Repubblicano. “E? il primo atto di una commedia che verrà proposta al Congresso nel 2015?, ha detto Byron Callan, amministratore delegato di Capital Alpha Partners LLC, un autorevole istituto fornitore di strategie politiche alle istituzioni finanziarie governative. I dettagli dei piani del Pentagono, sono specificati nella relazione sul costo annuale degli armamenti, che verrà rilasciato dopo che Obama avrà inviato la sua proposta di bilancio al Congresso, il 2 febbraio. Il Pentagono proporrà un bilancio della difesa di base, per complessivi 534 miliardi dollari, circa 34 miliardi dollari più, scarto che attiverebbe i tagli automatici. I totali di bilancio e i potenziali tagli, sono separati dai fondi di approvvigionamento supplementari per le spese di guerra. Il Dipartimento della Difesa ha indicato che anche tali fondi verrebbero tagliati automaticamente, se il Congresso non interverrà in sede legislativa.

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