Pubblicato il 23/01/2019
STATI UNITI: TRANSESSUALI NON AMMESSI -PER ORA- NELLE FORZE ARMATE
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso ieri a favore della temporanea legittimità delle restrizioni imposte dall’amministrazione Trump a coloro che nn vogliono o non si riconoscono uin una identità sessuale all’interno delle forze armate. Persone che, secondo le stime, sono circa 15.000.
A votare in tal senso i cinque giudici conservatori contro i quattro di estrazione opposta, che si sono invece espressi a favore dello stop della recente normativa.
Le nuove regole varate dalla Casa Bianca, bloccate da una serie di ricorsi nei tribunali inferiori, possono ora entrare in vigore mentre prosegue la battaglia legale in appello. In precedenza alcuni giudici federali avevano bloccato la normativa ravvisando in essa profili di incostituzionalità.
«Pur trattandosi solo di una decisione procedurale, essa potrebbe segnalare – come giustamente rilevato da Claudio Selvaggio – che la maggioranza conservatrice della Corte, sensibile ai poteri e alle prerogative presidenziali, sta mostrando i muscoli. E dimostrare che il ricorso al sistema giudiziario per bloccare i provvedimenti più controversi di Trump funziona solo se poi alla Corte Suprema c’è una maggioranza che conferma gli appelli».
