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Pubblicato il 06/10/2016

SULLA VIA FRANCIGENA CON IL BASCO AMARANTO

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MONZA- Il paracadutista Enrico Scatigno socio dell’ANPDI di Monza, si è messo in cammino per la via Frncigena percorrendo centinaia di chilometri col basco amaranto . Eco il suo racconto

Sono partito il 17 luglio dal valico del Gran San Bernardo e ho fatto tappa il 27 a Pavia.Ho camminato da solo per testare le mie capacità di tenuta dopo un intervento al polmone; a parte qualche iniziale problema alle ginocchia scomparso con il movimento, non ho accusato niente di più.,

Ho poi ripreso il cammino il 10 settembre sempre da Pavia e oggi ( ieri per chi legge) , martedì 4 ottobre sono arrivato a Roma.

Ho attraversato la Valle d’aosta, il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, la Toscana e il lazio, passando gli appennini dal passo della Cisa.

Ho trovato giornate splendide , a volte molto calde, ma non come in luglio; ho dormito negli ostelli, alcuni pessimi e altri bellissimi, ho visitato città ferme al medioevo e assaporato cibi e panorami indimenticabili.

Ho ammirato cavalli allo stato brado oltre la Cisa, incontrato cani liberi (buonissimi), cinghiali indifferenti, cacciatori infastiditi dalla presenza dei pellegrini, ma anche tante persone stupende (soprattutto nelle piccole realtà ).

I costi per compiere il cammino della via Francigena sono superiori rispetto al cammino di Santiago (soprattutto in valle d’Aosta ) e la difficoltà è maggiore anche se allaportata di una persona sana.
La sera mi ritrovavo con pellegrini con cui ho condiviso le camerata. Spesso si cucinava una pasta con qualche bottiglia di rosso sincero.

C’erano anche stranieri che partivano da Canterbury, la città dove ha avuto origine il percorso tracciato dal vescovo Sigerico oltre 1000 anni fa.

Il percorso completo è di 2000 km. La parte italiana 1015 km, dal valico Gran San Bernardo al cupolone.

Lasciare la famiglia per un periodo significativo non è semplice e i primi giorni me lo facevano pesare ma sono convinto che l’esempio dato ai miei figli potrà indurli spero ad affrontare qualsiasi ostacolo con la volontà di buttare il cuore oltre l’ostacolo

La purificazione dovuta alla mancanza di TV o radio mi ha fatto giovato ala salute: pressione a livelli adolescenziali e buonumore , nonostante la stanchezza, i dolori alle ginocchia e le frequenti vescich . E’ stata una esperienza formativa che mette alla prova la resistenza fisica e caratteriale ma dalla quale esci vincente e consapevole dei limiti e delle potenzialità sopite a causa della routine.

Insomma: un percorso da provare da 18 anni a 90 anni con serenità e tempo. A volte arrivavo alla meta giornaliera troppo presto quindi le gambe volevano proseguire, così i km erano doppi (anche 50) come la soddisfazione . Sono sul treno intercity ma ho già voglia di ripartire.

Giusto il tempo di far asciugare un paio di vesciche vigliacche!.

FOLGORE!!!

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