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Pubblicato il 26/04/2014

TANTI PARACADUTISTI IN SERVIZIO ALLE CELEBRAZIONI DI DRAGONCELLO NEL 69mo DELLA HERRING

POGGIO RUSCO. C’erano centinaia di persone e una qualificata rappresentanza della Folgore in servizio, ieri alla celebrazione del 69° della Liberazione e dell’Operazione “Herring”, l’ultimo lancio di guerra che a Dragoncello registrò la morte di 14 paracadutisti italiani e 2 civili nello scontro con i tedeschi. La manifestazione, organizzata da Comune e ANPd’I di Poggio, ha avuto il momento più importante all’Ara Nazionale dei Paracadutisti a Dragoncello dove si è tenuto il tradizionale lancio. Tante le autorità presenti, civili e militari, tra cui il Colonnello Fronda, comandante del 185° Reggimento Paracadutisti Rao a cui è affidata la bandiera di guerra del 3° Battaglione Paracadutisti ‘Poggio Rusco’. Presenti varie delegazioni militari del ComFoSe, della Brigata Folgore, del 183° Reggimento Paracadutisti Nembo, dell’8° Genio Guastatori e dell’Accademia Militare di Modena. Numerose le associazioni combattentistiche con labari e rappresentanti, tra cui l’associazione nazionale ‘Nembo’ con il generale Pagoni. Commossa la partecipazione delle tre figlie del generale Ceyner, che comandava la centuria Nembo la notte dell’Operazione Herring, e di alcuni che si erano lanciati il 2 maggio 1965 durante l’inaugurazione dell’Ara. Dopo la messa i discorsi delle autorità: il sindaco di Poggio Sergio Rinaldoni con il vice-sindaco del Consiglio dei Ragazzi Tommaso Tripicchio; il presidente della Provincia Alessandro Pastacci, lo storico Carlo Benfatti, il presidente Anpi locale Giovanni Pierino, il colonnello Fronda e il presidente dell’Anpd’I , Angelo Benaglia.


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